Italia Nostra

Data: 22 Settembre 2023

GEP 2023: Festa dei Palmenti rupestri organizzata da Italia Nostra Soverato-Guardavalle

La sezione di Italia Nostra di Soverato Guardavalle organizza per le GEP 2023 la Festa dei Palmenti rupestri a Santa Caterina dello Jonio.

 

Un vero successo la prima edizione della Giornata dei Palmenti Rupestri a Santa Caterina dello Ionio promossa dall’Associazione Italia Nostra “Soverato – Guardavalle”, “La Rinascita (R.S.A.per disabili)”, l’Avamposto Agricolo Autonomo e l’associazione Pheozémia, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale e della Regione Calabria. L’evento è stato inserito nel calendario delle Giornate Europee del Patrimonio a cura del Ministero della Cultura.
L’Amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Severino, ha accolto l’istanza della sezione Italia Nostra “Paolo Orsi” Soverato Guardavalle di istituzionalizzare questo evento che si ripeterà, pertanto, ogni anno.
All’“Avamposto Agricolo Autonomo”, in località “Suvari” nel territorio di S. Caterina dello Jonio, in un antico palmento rupestre si è rinnovato un rito antichissimo esattamente dove e come per tanti secoli le famiglie si ritrovavano per festeggiare insieme la spremitura dell’uva. I bambini di tutte le fasce di età di S. Caterina, i ragazzi diversamente abili ospiti della RSA “La Rinascita” e i bambini ospiti del SAI hanno vissuto l’esperienza della pigiatura dell’uva a piedi nudi e ci hanno fatto rivivere oggi, magicamente, l’atmosfera di tempi dimenticati, in cui il vino incarnava la forza vitale della terra che portava raccolti abbondanti e la vinificazione era rito propiziatore di fertilità e momento di mistero, di magia e di sacralità.
Un filo rosso si è creato tra un tempo ormai lontanissimo ed un oggi che, nella dimenticanza, cerca di rivivere, di trovare il vero senso della vita. I pampini di vite disposti a corona sulla testa dei bimbi simulavano tanti piccoli “Bacco”. E’ stato bello vedere i bambini ed i ragazzi che con complicità ed armonia pigiavano allegramente gli acini sgranati dai raspi dell’uva il giorno prima con pazienza dai ragazzi disabili della “Rinascita”.
Tutto è stato curato nei minimi particolari per fedeltà alla memoria. Persino nel rituale lavaggio dei piedi è stato utilizzato il “sapone fatto in casa”. È stata una festa di popolo partecipata e multietnica che ha coinvolto tutta la comunità e molti altri della Provincia catanzarese; si è respirato oggi un’aria nuova piena di speranza di far rivivere finalmente questi luoghi ricchi di storia e di bellezza per troppo tempo abbandonati ed ai più sconosciuti.
Sullo sfondo si intravede la speranza e lo sforzo che, rinnovando un rito antichissimo rimasto a far parte della tradizione fino agli anni Cinquanta, dopo aver ceduto il passo al “miracolo economico”, riconquisti la sua dignità in uno sviluppo economico sostenibile che sappia privilegiare e valorizzare il prezioso Patrimonio naturale culturale e artistico di Santa Caterina

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