Italia Nostra

Data: 10 Marzo 2014

Città della Scienza: nuovo appello al Governo

“Bene l’accordo per la bonifica di Bagnoli, liberiamo la spiaggia e ricostruiamo Città della Scienza oltre la strada”. Italia Nostra chiede ai ministri e alle istituzioni competenti di astenersi dal sottoscrivere l’accordo di programma che prevede la sua realizzazione ancora sull’arenile.

Un nuovo appello firmato dal presidente nazionale di Italia Nostra, Marco Parini e dai rappresentanti regionali e locali dell’Associazione è stato rivolto al presidente della Repubblica Napolitano, al premier Renzi, al sottosegretario Del Rio, ai ministri per l’Ambiente, dell’Istruzione, per i Beni e le attività culturali, al presidente della regione Campania Caldoro, al sindaco di Napoli De Magistris, al Direttore Regionale per i Beni culturali Angelini e al Soprintendente Cozzolino chiedendo di ricostruire Città della Scienza, ma nei luoghi di pubblici già disponibili, oltre la strada e non dov’era, sull’arenile che, come prevedono le norme, deve tornare ai cittadini.  Italia Nostra chiede infatti che si proceda con la ricostruzione di un polo scientifico importantissimo per la città, ma che ciò avvenga nel rispetto delle regole democratiche e del patrimonio paesaggistico costiero, dimostrando che cultura e legalità non sono temi discordanti e perché le istituzioni in indirizzo vogliano astenersi a riaccostare la città agli anni bui dell’urbanistica.

Erroneamente il Comune di Napoli equipara i pur gravi problemi riguardanti la bonifica del litorale di Bagnoli con quelli della ricostruzione di Città della scienza direttamente sull’arenile, in questo modo tentando di offuscare le evidenti ragioni di illegittimità di questo intervento.

La vicenda della mancata bonifica potrebbe essere legata a disaccordi tra amministrazioni comunali di turno che hanno chiesto dapprima la bonifica della spiaggia, poi quella dei fondali e poi il contrario di tutto, condizionando fortemente progettazioni, costi e tempi dell’intervento del Ministero dell’ambiente e per esso del Provveditore alle opere pubbliche della Campania, e poi alla sospensione della gara d’appalto, seppur aggiudicata per la prima fase dell’intervento, con il rischio di veder perduto il finanziamento e svanito il sogno della bonifica. Ai mancati accordi per il trasferimento dei materiali provenienti dalle escavazioni, prima con Piombino, poi con l’Autorità portuale di Napoli, sono subentrati ancora litigiosità di carattere politico: Piombino aderisce, poi ritira l’adesione, mentre l’Autorità portuale di Napoli rinuncia ad accogliere il materiale nell’area orientale del porto.

Tutt’altri problemi caratterizzano invece l’accordo che si vorrebbe sottoscrivere per la ricostruzione delle volumetrie per Città della scienza sulla spiaggia.

Italia Nostra ha ripetutamente evidenziato che le istituzioni coinvolte starebbero per approvare un atto propedeutico alla realizzazione di un’opera che consideriamo illegittima e illogica (con centocinquantamila metri cubi di volume e un approdo per natanti che inquineranno la costa rendendo inutile il finanziamento della bonifica, a danno palese del pubblico erario), in quanto contrastante con la legge 582/96, il Dm 6 agosto 1999, il Prg del 2004 del Comune di Napoli, il Pue del 2005 di Coroglio/Bagnoli.

Ma non è solo il contrasto con le quattro norme richiamate a far ritenere inopportuna l’adesione dei rappresentanti istituzionali all’intesa, ma pure la considerazione che tali norme derivano dall’impegno pluridecennale delle associazioni ambientaliste a tutela del paesaggio di Napoli e quello flegreo, che chiesero sin dai primi anni ’80 l’allontanamento dal sito delle industrie inquinanti di Stato e il recupero del patrimonio naturale perduto, ma anche dalla rara sensibilità dei rappresentanti istituzionali del tempo che intesero accogliere quelle istanze (unanimemente, in sede di governo nazionale e parlamentare, in consiglio regionale e comunale), assorbendole nelle norme richiamate e vigenti e che ancora riecheggiano nell’iniziativa popolare che ha portato in consiglio comunale, nel 2012, la delibera sostenuta da 14 mila firme di cittadini che hanno chiesto di riavere la spiaggia libera e gratuita.

Marco Parini, Presidente nazionale Italia Nostra

Massimo Maresca, Presidente Italia Nostra Campania

Raffaella Di Leo, Consigliere Nazionale Italia Nostra

Guido Donatone, Presidente Italia Nostra  Sezione di Napoli

Luigi De Falco, vice Presidente Italia Nostra Sezione di Napoli|

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Italia Nostra, ufficio stampa | Maria Grazia Vernuccio

cell. 335.1282864 | email: mariagrazia.vernuccio@gmail.com

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