Italia Nostra

Data: 11 Febbraio 2022

Tutela dell’ambiente in Costituzione: coordinate per una discussione

Tutela dell’ambiente in Costituzione: con l’approvazione della proposta di legge costituzionale che modifica i due articoli, 9 e 41, si è aperta una grande discussione nel mondo ambientalista. A tal proposito si riproducono alcuni commenti “a caldo” di esponenti di Italia Nostra che pongono coordinate utili all’approfondimento del dibattito.
 

Ambiente vs. Paesaggio

Quali le possibili conseguenze? Ora, sarà assai più facile e comodo mettere in conflitto, sul medesimo piano normativo-gerarchico, il vago ed ambiguo concetto di “Ambiente” contro il “Paesaggio” e il “patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione”.
Se l’ambiente si riprende la Natura e la Salute (la seconda subordinata alla prima), Il Paesaggio ritornerà ad essere ”uno stato d’animo”; una questione soggettiva, estetizzante e storicizzata di ”prospettiva”. Una tra le altre, tutte opinabili, nell’ideologia ecologista e antispecista che sottende il provvedimento. La nuova divinità Ambiente/Natura/Scienza/Utile, la Pachamama ecc. ecc. rigettano l’uomo (come i transumanisti e gli ecologisti anti-specisti amano sprezzantemente definire: “i sapiens”). Alle ragioni dell’ ”ambiente” e della “biodiversità” neanche gli alberi resisteranno…si faranno tagliare anche meglio, poiché un esemplare vale l’altro (“uno vale uno”) nell’ottica glaciale e cinica del funzionalista. L’importante sarà la “quota CO2”.
Le esigenze di una pala eolica e quelle di una pala d’altare saranno dunque oggetto di incerta contesa. Tutte, ora, sul sin troppo affollato e litigioso pianerottolo del  riformato art. 9 della Costituzione. Via dunque alla “giurisprudenza creativa” di Cassazione e della Corte Costituzionale (“verrà il giorno in cui gli italiani malediranno la Corte Costituzionale” cit. F. S. Nitti). Si attendono “incidenti giuridici” creati ad arte e casi eclatanti.
ANDREA COSTA
 

Energia/Ambiente vs. Immobilità/Paesaggio

 
La Costituzione é strumento organico dei valori etici e dei principi fondanti la Repubblica.
Partendo dal fatto che la Costituzione diversamente dalle legislazione ordinarie non dispone specifici interventi supportati da finananziamenti/pubblici investimenti, quindi non é propriamente la “pratica” che dovremo indagare, possiamo cercare la ragione e la logica dei principi che vi sono organicamente contenuti. Sono comunque questi che ispirano l’attuazione di quegli altri. Si é sempre detto che le “stigme” della Cultura fossero indelebilmente custodite nell’art.9 così come uscito dalla proposta di Concetto Marchesi. Latinista, insegnante e preside di Catania (come quelli: Sciascia, Bufalino, Consolo, ecc.). Ambiente e ambientalismo è oggi è giustamente coscienza del tema di cambiamenti climatici e riduzione di fattori di rischio (CO2). Da valori insomma antropologici come cultura e paesaggio a condizioni entropici. Noi (Italia Nostra) abbiamo sollevato quanto rischiosa sia la competizione tra i due aspetti dinanzi all’esigenza di occupare vasti spazi di natura modificandone i valori di paesaggio. In molte parti d’Italia crescono le coscienze comunitarie contro la pervasiva occupazione di fotovoltaico ed eolico. Tutti sappiamo i conflitti in alcune aree bisinisse tra il ministero dell’Ambiente e quello della Cultura. Esempio massimo i progetti di Tuscania. Ognuno insomma puó vedere come l’energetico/ambientalista voglia sopravanzare quella che banalmente é percepita come l’immobilità paesaggistica. 
Mi limito a questa stringatissima sintesi ma altrove ho scritto (vedi Left) sui temi.
Il problema é che abbiamo perso NOI. Quelli che appunto credono che le discipline di Concetto Marchesi avevano una pretesa di oggettiva organicità.
Questa modifica utilizza la Cultura per entrare con gli affari di quei bisinisse nel cuore della Costituzione. Tantissimi esperti e costituzionalisti (Carpentieri, Severino, Anais,  Maddalena, ecc.) si erano inoltre pronunciati sul fatto che già esistessero luoghi della Costituzione che potevano con più specificità accogliere tali premure.
Ormai é finita. Del resto sono i segni del Tempo che banalizza tutto e cancella le tracce dei valori etici e spirituali, li porta all’utilitarismo pervasivo anche quando ciò é molto evidentemente inutile.
MICHELE CAMPISI
 

Ambiente/Territorio e Paesaggio/Ambiente

 
Rosario Assunto, “scandaloso esteta”contro la distruzione del paesaggio e della bellezza: “Quello in cui viviamo le nostre speranze e i nostri disinganni, le nostre gioie e le nostre pene, è il territorio modellato dall’ambiente; perché senza l’ambiente biologico noi non potremmo respirare e nemmeno nutrirci o dissetarci o riprodurci; così come il nostro vivere sarebbe un mero vegetare senza l’ambiente storico-culturale.” 
“Anche l’ambiente, in quanto puro e semplice ambiente, è però una mera astrazione: l’ambiente concreto, l’ambiente che viviamo e di cui viviamo vivendo in esso è sempre ambiente come forma di un territorio, paesaggio.” 
“Come il concetto di ambiente include in sé quello di territorio, così il concetto di paesaggio include in sé quello di ambiente, sicché la realtà che dobbiamo studiare e su cui, se necessario, dobbiamo intervenire, è sempre il paesaggio, e non l’ambiente e meno che mai il territorio.”
CITAZIONE DI GIANLUIGI CIAMARRA

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