Italia Nostra

Data: 28 Ottobre 2023

I lavori in Piazza della Repubblica: un’occasione per valorizzare le Terme di Diocleziano e indagare il Templum Gentis Flaviae

È appena partito un nuovo cantiere in Piazza della Repubblica, che riguarda l’area destinata a parcheggio tra Via E. Orlando e Via G. Romita. Un’area che le fonti storiche e scavi recenti hanno individuato essere occupata da un grande complesso monumentale, risalente all’epoca dell’imperatore Domiziano: il Templum Gentis Flaviae. Si tratta di un edificio in seguito in parte demolito per fare spazio alle Terme di Diocleziano ma il cui corpo centrale, un mausoleo con le ceneri degli imperatori della Gents Flaviae, si trova proprio sotto il piano di calpestio davanti all’Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano che si affaccia sul parcheggio.

Una preventiva e attenta riflessione avrebbe suggerito di cogliere l’occasione per un ripensamento generale sulla destinazione dell’area. Essenziale sarebbe stato prevedere una preliminare ricognizione tramite scavo archeologico del parcheggio, un’operazione di costo limitato, ma certamente di grandissimo rilievo storico e artistico, che permetterebbe lo studio e l’eventuale recupero di un monumento fondamentale per la conoscenza dell’architettura romana.

Si sarebbe potuto, e forse dovuto, allontanare il traffico automobilistico dalle strutture delle Terme di Diocleziano – l’Aula Ottagona, l’attuale Museo dell’Arte Salvata che non ha spazi antistanti all’ingresso – chiudendo Via Giuseppe Romita. Tra l’altro, il progetto attuale chiude al traffico un tratto di via Cernaia (quello che divide in due l’area archeologica delle Terme) senza però prevederne lo smantellamento e la possibilità di fruire in continuità degli spazi archeologici. E parlando delle Terme di Diocleziano non si può fare a meno di menzionare che il Museo Nazionale Romano avrebbe necessità di ampliare i suoi depositi e quindi di rientrare in possesso dell’ala del Terme dove hanno sede i laboratori dell’Università di Roma Tre.

Un ripensamento che rimetterebbe al centro del rilancio della città un’area considerata porta d’ingresso nella capitale e un bene storico e culturale fondamentale come il Museo Nazionale Romano, con le sue sedi presso le Terme di Diocleziano, Palazzo Massimo, Palazzo Altemps e la Cripta Baldi. In ogni caso, Italia Nostra ritiene impensabile realizzare qualsiasi tipo di intervento in un sito di tale rilevanza senza prima aver effettuato saggi e scavi archeologici.

Se n’è parlato durante l’incontro che si è svolto nella mattinata presso Italia Nostra con Gianni Bulian, architetto, cultore del restauro architettonico, Rita Paris, Presidente Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, e Michele Campisi, Segretario generale Italia Nostra.

ITALIA NOSTRA

 

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