Italia Nostra

Data: 9 Maggio 2017

Chiesa di San Filippo Neri e ripristino dell’ex manifattura dei tabacchi denominato Conservatorio di S. Maria del Rifugio

La Sezione di Salerno e di Cava de’ Tirreni per la Prima Giornata Nazionale dei Beni Comuni segnalano la Chiesa di San Filippo Neri e il ripristino dell’ex manifattura dei tabacchi denominato Conservatorio di S. Maria del Rifugio

CHIESA DI SAN FILIPPO NERI

La storia

La chiesa fu costruita verso la fine del XVI secolo, in seguito all’insediamento dei Padri Cappuccini a Salerno e fu intitolata alla Santa Croce. Nel 1761 la congregazione dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima e di S. Filippo Neri acquisì la cappella. Nel 1763 iniziano i lavori di ampliamento e ristrutturazione della struttura che prevedevano la realizzazione della sagrestia, il rifacimento dell’altare e l’apertura di due nicchie laterali per ospitare le statue della Vergine e di San Filippo Neri. Nel XIX secolo la chiesa fu rappresentata in una xilografia, pubblicata su “The Illustred London”, di un anonimo viaggiatore inglese rimasto legato ed affascinato dalla vista che si godeva in quel luogo e dalla bellezza della chiesa. Oggi la chiesa, nonostante dei lavori di consolidamento statico da parte della soprintendenza nel 2010 è in completo stato di abbandono.

Descrizione

La struttura, insieme alla Chiesa del Monte dei Morti in Largo Plebiscito, è uno dei pochi esempi di edificio a pianta ottagonale. L’accesso alla cappella è assicurato da due diversi ingressi, uno laterale, con una scala che dava sul giardino del convento, e l’altro sulla facciata principale, caratterizzata da due lesene con capitello a voluta su cui si erge un timpano curvilineo con finestra ovale. La sagrestia, edificata nel corso del Settecento, si trova ad oriente della facciata e si di essa si trova il piccolo campanile a vela. L’interno è decorato con stucchi ottocenteschi ed affreschi raffiguranti episodi della vita di San Filippo Neri, che è rappresentato anche in una statua del 1778 realizzata da Giuseppe Manzo. Sull’altare maggiore è posto un dipinto in cui sono rappresentati degli Angeli in adorazione della Croce.

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RIPRISTINO DELL’EX MANIFATTURA DEI TABACCHI DENOMINATO CONSERVATORIO DI S. MARIA DEL RIFUGIO

Il Recupero e ripristino dell’immobile ex manifattura dei tabacchi denominato Conservatorio di S.Maria del Rifugio valorizzazione delle Architetture e degli spazi connessi, realizzazioni di nuove funzioni a servizio della città.­ La manifattura tabacchi ospitata nell’ex Convento di Santa Maria del Rifugio di Viale Crispi, per oltre un secolo ha rappresentato il passato della città di Cava. Agli inizi del 1900 il Ministro Errico De Marinis emerito cittadino cavese, insieme con il Comune di Cava dè Tirreni dedicarono alla lavorazione del tabacco, per la produzione del sigaro toscano l’ex convento di Santa Maria del Rifugio creando così, nuovi occasioni di lavoro per centinaia di famiglie cavesi. La dismissione di quella che per secoli ha rappresentato l’azienda più importante per l’economia cittadina restituisce ai cavesi e al Comune (in base ad una clausola inserita nel contratto di cessione gratuita dal Comune allo Stato)1’ex Convento di Santa Maria del Rifugio. In questa cornice si inserisce l’idea progetto, che prende avvio da tre criteri ispiratori principali:

  • recuperare e riportare in auge ciò che per anni ha rappresentato occasione di lavoro per le famiglie cavesi affidandogli il compito di proseguire la funzione di contenitore di opportunità di lavoro; quasi a voler creare un filo continuo tra i contadini e le “sigararie” del secolo scorso e i giovani cavesi di oggi che in quello stesso luogo possono trovare possibilità di esprimere le proprie potenzialità lavorative;
  • recuperare i tasselli della memoria storica della città e mantenere la testimonianza delle generazioni che ci hanno preceduto e dei loro sacrifici;
  • far riappropriare i cittadini cavesi di uno dei luoghi storici più importanti della città.

L’intervento che si propone è teso a salvaguardare quanto più possibile la volumetria esistente e prevede funzioni differenziate; in particolare:

nel corpo A ala storica (cfr.planimetria allegata) la realizzazione di:

  • sale espositive e convegnistiche per manifestazioni artistiche e culturali;
  • museo del tabacco e del sigaro;
  • realizzazione di botteghe artigianali di qualità per la valorizzazione delle eccellenze territoriali;
  • aule di formazione e scuola di perfezionamento musicale;
  • spazi e sale di prova per musicisti con annesse sale di montaggio;
  • spazi e sale di montaggio per il documentario mediterraneo;
  • abitazioni per studenti e di rotazione;

Nei corpi b (magazzino) e bl

  • edilizia residenziale per giovani coppie e/o single, artisti in pensione, organizzata esclusivamente in loft-laboratori dove contemporaneamente gli utenti possono risiedere e lavorare;

nello spazio retrostante esterno C

  • caffetterie e ristoranti bio d’eccellenza (in parte recuperando l’antico refettorio);
  •  grande parco per iniziative collaterali come teatro museo all’aperto e riuso del sottosuolo per la realizzazione di parcheggi e box .

Si prevede inoltre l’adesione al programma comunitario S.A.R.A. Sustainable Architecture Applied to Replicable Public-Access Buildings in modo da affidare alla struttura pubblica anche i compiti quanto mai attuali di:dimostrare che, adottando opportune tecnologie negli edifici ad accesso pubblico, è possibile risparmiare energia,accumulare e rendere disponibili informazioni su queste tecnologie al fine di facilitarne la diffusione.

 

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