Italia Nostra

Data: 29 Luglio 2010

Roma: Piazza del Popolo immiserita da usi impropri

Per il conseguimento dei propri fini come definiti dall’art. 3 dello Statuto, l’Associazione si  propone di “stimolare l’applicazione delle leggi di tutela e promuovere l’intervento dei poteri pubblici allo scopo di evitare le manomissioni del patrimonio storico, artistico ed ambientale del Paese  e di assicurarne il corretto uso e l’adeguata fruizione”.
Italia Nostra Roma ha svolto validamente questo compito salvando il Pincio da un assurdo e invasivo parcheggio sotterraneo. Un’altra delle battaglie che Italia Nostra, nel corso degli ultimi anni, ha  portato avanti è quella contro l’uso improprio di alcune  piazze del centro storico di Roma ed in particolar modo di Piazza del  Popolo.
Italia Nostra ha ravvisato costanti e reiterate  violazioni degli art. 2 e 3 della Delibera del Consiglio comunale di Roma n. 48 del 18 maggio 2009 che prescriveva precise norme per il “Regolamento dell’uso delle piazze del centro  storico”  Tale provvedimento , che riguarda le attività compatibili in queste piazze (manifestazioni culturali, istituzionali, etc) vieta espressamente “qualsiasi manifestazione o evento  anche episodico a carattere commerciale” e limita le occupazioni  delle piazze a “non più di una volta al mese, per non più di tre  giorni”.
In realtà dai primi giorni del giugno 2009 fino al mese di luglio tali norme non sono state rispettate e si è cominciato ad assistere a manifestazioni, una dietro l’altra, che hanno occupato Piazza del Popolo per ben più di tre giorni, con strutture invasive in contrasto con i valori del luogo.
Dopo queste manifestazioni avendo riscontrato le evidenti violazioni alla delibera comunale hanno protestato Italia Nostra e numerose associazioni dei residenti anche per il grave disagio riscontrato per rumori, traffico ecc.
Malgrado le rimostranze di Italia Nostra e in spregio al citato  regolamento molti altri eventi sono stati approvati dal Comune ricorrendo  all’eccezione prevista dall’art. 7 del Regolamento per i cosiddetti “Eventi straordinari” che  permette di promuovere, in parziale  deroga allo stesso regolamento,  eventi sportivi e culturali con esclusione di qualunque attività  commerciale e a scopo pubblicitario, senza motivare in modo sufficiente le ragioni della “straordinarietà” e delle deroghe. In realtà sono diventati tutti “eventi straordinari”-
La conseguenza è che Piazza del Popolo,  patrimonio dell’umanità,  troppo spesso è stata occupata da manifestazioni che ne offendono la bellezza e il godimento da parte dei cittadini e dei tanti turisti.
Ha destato forti proteste il Concerto Coca-cola Mtv, svoltosi tra dal 24 al 27 settembre 2009, in cui, come  certificato dalle misurazioni effettuate durante il concerto dall’ARPA, sono stati abbondantemente  superati i limiti acustici consentiti tanto che l’Arpa ha sanzionato gli organizzatori. A seguito di tale verifica il Coordinamento Residenti del Centro storico ha presentato un esposto ai Carabinieri.
Questo concerto pubblicizzato come un evento culturale di carattere musicale è stato di fatto contraddistinto da una prevalente finalità commerciale come quello del mese di ottobre della Nissan Town World Challenge Per tale manifestazione sono stati consentiti accessi alle auto e sono stati utilizzati manifesti e striscioni pubblicitari nonostante che questi atti sono espressamente vietati tanto che al loro rispetto è subordinata la concessione e l’autorizzazione comunale. Durante tale evento sono state addirittura esposte diverse autovetture della casa automobilistica nipponica.
Piazza del Popolo una delle più famose e importanti di Roma è stata trasformata in un vero e proprio autosalone con tanto di materiale pubblicitario.
Dopo le numerose proteste di Italia Nostra e degli abitanti del centro storico in data 5 febbraio 2010 il Comune di Roma ed il Ministero per i Beni e le Attività culturali hanno firmato un Protocollo con un Regolamento d’uso per disciplinare l’uso dei luoghi storici della Capitale nel quale, in parte, si recepisce il contenuto della  delibera 48/2009, in parte si dettano criteri più dettagliati per la  concessione delle piazze in base alla loro posizione e all’oggetto  della manifestazione. Per quanto riguarda Piazza del Popolo, il  regolamento e gli allegati prevedono un’occupazione massima pari al 30 % della Piazza e l’utilizzo del solo emiciclo lato Tevere,  lasciando praticamente invariati i limiti di natura temporale. Il protocollo con relativo disciplinare è risultato una presa in giro in quanto tutto è proseguito come prima.
Il Presidente Carlo Ripa di Meana, insieme al Consiglio Direttivo della Sezione, dopo tante inutili richieste a tutti i rappresentanti delle istituzioni di fermare questi usi impropri e ritenendo che quanto avvenuto e potrebbe continuare ad avvenire possa prefigurare specifici reati contro un patrimonio monumentale, artistico e storico considerato, tra gli altri, patrimonio non solo di Roma, ma dell’intera umanità si rivolge, tramite l’Avv. Alessandro Cassiani, alla Procura di Roma perché svolga approfondite indagini nei confronti di tutti coloro che risulteranno responsabili degli eventuali reati indicati negli art. 21 comma 2, 50 e 119 del Dlgs 490/1999 ( come poi inseriti nel successivo Dlgs 42/ 2004 “Codice dei Beni Culturali”) e dell’art. 659 CP e di altri che il Magistrato riterrà sussistere.

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