Apprendiamo dalla stampa, non senza particolare piacere, che l’Amministrazione Comunale di Brindisi intende finalmente mettere mano a una grave problematica ambientale e monumentale che da anni vede Italia Nostra impegnata per la sua definitiva soluzione: il degrado e l’abbandono dell’area circostante il santuario di Santa Maria del Casale. Solo per la cronaca, e a beneficio degli interventi annunciati dall’assessore al Turismo Teodoro Titi, vogliamo ricordare che – quale tappa importante di un defatigante percorso avviato da questa sezione sin dal 2003 – lo scorso 29 ottobre 2010, con specifico e partecipato convegno, fu presentato alla cittadinanza e alle istituzioni un nostro progetto di riqualificazione del sito in questione. Nei giorni successivi provvedemmo, naturalmente, a trasmettere gli elaborati a tutti gli enti interessati.
Ovviamente, la nostra attività tesa a conseguire i risultati auspicati è intensamente proseguita nelle settimane a venire, tant’è che proprio in questi giorni si starebbe giungendo a una definizione sul piano del’ineludibile trasferimento al Comune di Brindisi dell’area militare (costituita in larga parte di suoli già di proprietà comunale e già vincolati dal Ministero dei Beni Culturali) con il conseguente abbattimento dei capannoni ORM ivi ubicati. A ciò si aggiunga la disponibilità, dimostrata sin dalle nostre prime richieste in tal senso, dichiarata dalla società Aeroporti di Puglia a partecipare – per quel che le compete 3 alla riqualificazione e miglioramento della zona.
Siamo dunque ben lieti e fiduciosi che, grazie al corale contributo di cittadini sensibili alle sorti della città, dell’impegno di Italia Nostra e della disponibilità delle istituzioni, si possa infine addivenire alla valorizzazione di uno dei monumenti più importanti della città: luogo di culto, storia e tradizione, ma anche cospicua risorsa per lo sviluppo socio–economico della collettività.
Vedi il comunicato da testata online Brundisium.net (www.brundisium.net)