Italia Nostra Massa, “queste quattro cave devono essere caducate”

Richieste al Sindaco Volpi

Caro Sindaco, al solo scopo di RISPETTARE LE NORMATIVE VIGENTI, ti chiediamo di CADUCARE queste specifiche cave per i motivi indicati

• BIAGI a m 1.400sul monte Tambura, ferma da almeno 10 anni, prevista in chiusura dal PIT, con un progetto di ripristino biennale mai attuato, ha scavato senza alcuna autorizzazione, dando per iscritto giustificazioni ridicole e in quanto tali offensive all’ufficio cave
• PIASTRAMARINA a m 1.600 sul Monte Tambura inattiva da anni: l’ufficio cave ha ritirato la caducazione ritenendo valida l’osservazione del legale della Ditta che rivendicava, pretestuosamente, di non aver ricevuto la lettera dell’Amministrazione che lo informasse del secondo giudizio negativo della Commissione paesaggistica
• VALSORA al passo del Vestito:  ha interrotto le lavorazioni senza la preventiva autorizzazione del Comune
• BRECCIACAPRAIA: la normativa regionale non consente di scavare marmo rosa fior di pesco.

Ti chiediamo di far osservare:

a)il ripristinoambientale  di cava MADIELLE esteso a TUTTE  le aree in cui sono state compiute difformità

b) il ridimensionamento del progetto estrattivo di VALSORA PALAZZOLO che interferisce con una via di lizza storica (invariante strutturale), anche proprietà privata

Auspichiamo inoltre  che l’Amministrazione voglia far valere nelle sedi opportune i suoi diritti relativamente al mappale di 30.000 mq di terreno comunale dove insiste il rifugio Aronte. Dopo l’intervento del 2013 del Dirigente richiedente la recognitio in dominum alla Ditta, qualunque ulteriore temporeggiamento dei tenutari si configura come appropriazione indebita. Sono 8 anni che i cittadini attendono di rientrare in possesso di un loro bene.

CAI Massa, GrIG presidio Apuane, Italia Nostra Massa -Montignoso, Legambiente Massa e Montignoso

Massa 29 aprile 2018