Italia Nostra

Data: 5 Luglio 2013

Le proposte di Italia Nostra Ascoli Piceno per l’uso dell’area Ex-Carbon

L’area ex-Carbon rappresenta un problema e un’opportunità per lo sviluppo della città, per il rilancio della sua immagine, per la definizione del suo ruolo e funzione in un ambito più ampio di quello delimitato dall’attuale esigua dimensione amministrativa.

Per Italia Nostra l’utilizzazione dell’area ex-Carbon va vista nella prospettiva della proposta della Opzione Culturale e nello specifico della realizzazione del “Distretto Culturale”, come ipotesi di sviluppo della città. In pratica l’area ex Carbon dovrebbe diventare lo spazio da utilizzare come “Laboratorio” innovativo per avviare e rendere possibile questo processo rivoluzionario. Già la stessa utilizzazione dell’area dovrebbe porsi come primo atto della realizzazione del Distretto Culturale quale laboratorio per la definizione delle modalità da seguire per il restauro ambientale ed urbano e la  conservazione, valorizzazione e fruizione del territorio del proposto Distretto. Così la parte destinata alla residenzialità dovrebbe essere utilizzata per ospitare studiosi, ricercatori, visitatori con costruzioni ecosostenibili, di impianto innovativo,  come un vero e proprio “campus” da prendere come esempio e da studiare per la definizione dei nuovi modi di costruire. La parte destinata a verde non dovrà apparire come una zona residuale, ma porsi come un laboratorio per l’individuazione delle forme di intervento sul territorio più efficaci al fine del recupero e restauro ambientale… (continua a leggere il documento)

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L’area ex CARBON : dall’opzione culturale alla proliferazione edilizia (documento del 4 luglio 2013)

La vicenda dell’area Ex Carbon e le modalità in cui si sta concludendo meritano indiscutibilmente un approfondimento, una valutazione sulla congruità ed opportunità delle decisioni che si stanno assumendo, una disamina ed illustrazione delle altre “opzioni” possibili. Appare opportuno preliminarmente accennare alla lunga storia dell’importante insediamento industriale che, insieme a molti posti di lavoro, aveva creato notevoli problemi di vivibilità per la comunità ascolana per i consistenti livelli di inquinamento procurati.

Livelli addirittura aumentati quando circa 25 anni or sono il Consiglio Comunale Cittadino, improvvidamente e senza tener conto della destinazione urbanistica dell’area (servizi sportivi e verde) aveva autorizzato l’ampliamento dell’insediamento industriale con l’attivazione di processi di lavorazione ancora più inquinanti ed impattanti. Seguì un periodo di forti contrasti nella città, con petizioni, manifestazioni e quant’altro. Era il periodo quando nella città pioveva letteralmente la pece. Fatto sta che gli impianti furono costretti all’utilizzazione di adeguati impianti di filtraggio dei fumi di scarico per ridurre o eliminare del tutto l’inquinamento ( il cosiddetto depuratore RE-THERM). Poi man mano gli operai incominciarono ad essere licenziati, fino al punto in cui l’impianto fu completamente chiuso… (continua a leggere)

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Guarda l’area in progetto e com’è ora (clicca sulle immagini per ingrandirle)

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