Italia Nostra

Data: 2 Dicembre 2014

Milano: incontro alla Fonderia Artistica Battaglia e Villa Simonetta

Giovedì 11 Dicembre 2014 – ore 14.30

Incontro davanti all’ingresso della Fonderia Battaglia, Via Stilicone 10, Milano (Tram linea 12 – 14)

Effettuare in questi giorni la visita alla storica Fonderia Artistica Battaglia consente di vivere un’esperienza davvero straordinaria; proprio in questo periodo infatti è in corso la realizzazione di una grande scultura che, a causa delle notevoli dimensioni, viene fusa in più parti che verranno poi ricomposte per giungere all’opera finale. Entrando nei vari reparti di lavorazione sarà possibile conoscere le diverse fasi necessarie per giungere dal modello dell’artista al monumento finito. La visita comprenderà anche la parte museale della fonderia, dove sono conservate numerose opere di noti artisti italiani e stranieri che fin dal 1913 qui si sono avvicendati per curare ed accompagnare la realizzazione delle loro opere fuse in bronzo con l’antica tecnica della cera persa. Si ricreano così suggestivi scenari le cui ritualità si sono perpetuate attraverso i secoli, si propongono autorevolmente nel presente e si proiettano con grande vitalità verso il futuro.

Carmelo Cappello, Scie concentriche

Carmelo Cappello,
Scie concentriche

La Villa Simonetta venne costruita alla fine del 1400 per Gualtiero Bascapè, cancelliere di Ludovico il Moro; dopo vari passaggi divenne proprietà del governatore di Milano Ferrante Gonzaga per passare poi alla famiglia Simonetta dalla quale prese il nome attuale. Molte vicende si sono poi succedute in questa villa che oggi, dopo un accurato restauro seguito ai danneggiamenti subiti durante un bombardamento nel 1943, è sede della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado dove gli allievi eccellenti possono arrivare a conseguire anche titoli di Alta Formazione Artistica e Musicale, equipollenti a titoli universitari.

Famosa era l’eco che si riverberava moltissime volte fra le arcate del porticato esistente nel lato posteriore della villa, purtroppo oggi non più esistente; Marc’Antonio Dal Re scrive che si ripeteva la stessa voce “sino a trenta e più volte”, mentre Stendhal affermava che un colpo di pistola riecheggiava fino a cinquanta.

Dell’antico fasto ancora oggi si ammirano un’imponente facciata con portico e doppio loggiato, gli affreschi dello scalone e dei soffitti di alcuni locali, il giardino all’italiana dove sono state recuperate le due peschiere originarie, l’antica cappella, recentemente restaurata, che conserva degli affreschi attribuiti a Bernardino Zenale.

Contributo per Italia Nostra: € 20

Per eventuali comunicazioni urgenti dell’ultimo momento chiamare: 347 5313145

 

 

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