IL TAR del Lazio ci ha dato ragione: la centrale a carbone a Saline Joniche non s’ha da fare. La notizia che da tanto tempo aspettavamo è finalmente arrivata: il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (sezione seconda quater), ha accolto i ricorsi presentati da Italia Nostra Onlus sez. Reggio Calabria, dal Coordinamento Associazioni Area Grecanica- No al carbone, da C.A.I. Aspromonte di Reggio Calabria, Consorzio di tutela del bergamotto, Associazione “Mondo verde club”, Associazione “Eureka” di Lazzaro, Associazione culturale “I Fossatesi nel Mondo”, Associazione culturale “Nemesis” e Associazione “Pro Pentedattilo” oltre che dalla Regione Calabria, dai comuni di Montebello e Condofuri e dalle altre Associazioni Ambientaliste Nazionali, annullando così i provvedimenti impugnati.
Il ricorso chiedeva l’annullamento della Valutazione d’Impatto Ambientale e del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2012. Una grande vittoria per l’area grecanica, per la Calabria, per l’Italia: rappresenta un passo importante verso la scrittura della parola fine sulla vicenda relativa alla costruzione della centrale elettrica a carbone a Saline Joniche, terra già oltraggiata dalle vergognose vicende della “Liquichimica” e delle “Officicine grandi riparazioni”. Dopo lo scampato pericolo di inquinamento di un area a forte vocazione turistica ed ambientale la nostra associazione, concordemente con il FAI RC e il CdT del TCI di RC e con il Coordinamento delle Associazioni Area Grecanica ritiene che sia adesso necessario progettare interventi che mirino al rilancio dell’area stessa come attrattore turistico e naturalistico di prima grandezza.
A tal fine si invitano il comune di Motta San Giovanni, l’Amministrazione provinciale di Reggio Calabria e la Regione Calabria ad aprire un tavolo tecnico per l’avvio di tutte le attività finalizzate all’individuazione di un progetto complessivo per l’intera area, che ponga altresì particolare attenzione al grave e preoccupante fenomeno di erosione delle coste che interessa il litorale Jonico della Provincia di Reggio Calabria, anche attingendo ai fondi comunitari del sestennio 2014 – 2020.