Italia Nostra

Data: 9 Giugno 2015

Incontro di Italia Nostra dedicato ai Piceni a Bologna

PICENI A BOLOGNA. Da Cecco d’Ascoli a Osvaldo Licini.

Giovedì 18 giugno 2015 – ore 17:30

Libreria Rinascita, Piazza Roma – Ascoli Piceno

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Tre le città con cui da sempre sono stati intensi i rapporti dei Piceni. In genere viene dato maggiore risalto ai rapporti con Roma, dove molti artisti ascolani e piceni frequentarono famosi laboratori per l’apprendistato o per svolgere la loro prestigiosa attività. Basti citare il grande Carlo Maratta o i Ghezzi, per arrivare, poi, ai meno famosi Ludovico Trasi e Nicola Monti. La seconda città è Venezia da cui provenivano i due Crivelli, Carlo poi divenuto cittadino ascolano e il fratello Vittore, che ha operato prevalentemente nel Fermano. Non vanno dimenticati, peraltro, i Giosafatti, una famiglia di architetti e scultori veneziani, che hanno realizzato nella città delle cento torri una serie numerosa di opere prestigiose contribuendo con la loro maestria ed inventiva a rendere ancora più prestigioso il profilo della città picena.

Differente il rapporto con la terza città, Bologna, dove alcuni importanti personaggi piceni si sono recati per svolgere la loro attività e lasciare segni preziosi della loro presenza. Si parte da Cecco d’Ascoli, il celebre poeta e astrologo, che per alcuni anni tenne cattedra nella prestigiosa Università Felsinea, per arrivare a Adolfo De Carolis, che ha lasciato nella città emiliana, un segno importante della sua capacità pittorica e a Domenico Ferri, bravissimo pittore e decoratore, che per alcuni anni fu docente presso l’Accademia di Belle Arti  di Bologna ed ebbe due allievi, la cui fama superò quella del Maestro, e cioè Osvaldo Licini e Giorgio Morandi. L’Incontro di Italia Nostra dedicato ai Piceni a Bologna vuole consentire una riscoperta di questi importanti rapporti con la capitale emiliana, anche per ridare l’importanza che meritano agli artisti piceni che hanno lasciato i segni della loro presenza in quella città.

Oltre tutto questa riscoperta consentirà forse di interrompere, prima che sia troppo tardi, il degrado delle splendide decorazioni che Domenico Ferri realizzò, ad Ascoli, nel palazzo di Corso Mazzini dove risiedeva quando raggiungeva la sua città natale. Il restauratore Rino Angelini indicherà ciò che sarebbe opportuno fare per salvare e recuperare questa importante testimonianza dell’artista ascolano. C i guiderà in questo percorso di riscoperta la Dott.ssa M. Gabriella Mazzocchi, sia nella sua qualità di esperta di Storia dell’Arte sia per i suoi legami di parentela con Domenico Ferri.

L’Incontro vuole essere, inoltre, una sorta d’introduzione alla visita programmata per Domenica 13 Settembre, quando, sempre con l’assistenza della Dott.ssa Mazzocchi verrà percorsa via di Porta Nova, zona non lontana da quella in cui visse e insegnò Cecco d’Ascoli, verrà visitato il Salone del Podestà con le decorazioni sui Fasti della Città di Bologna realizzate da Adolfo De Carolis, ammirata la Casa Museo Morandi, per chiudere l’escursione con la visita alla Chiesa di S. Maria Maddalena, dove Domenico Ferri realizzò le decorazioni della volta absidale, della cupola e dei pennacchi.

Piceni a Bologna-18-06-2015 copia

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