Italia Nostra

Data: 4 Febbraio 2016

Sull’esito delle verifiche del censimento regionale di “alberi monumentali” ufficialmente registrati dalla Regione Piemonte ad Alba e nell’Albese

Apprendiamo dall’ufficiale sito internet e da un articolo giornalistico che la Regione Piemonte, sulla base della selezione svolta dall’Istituto per le piante da legno, ha iscritto nell’apposito registro ufficiale 82 esemplari di alberi da ritenere “monumentali” in tutto il territorio regionale. In considerazione dell’impegnativa ed estesa opera di segnalazione (con relative schedature) svolta nel 2015 ad Alba, nelle Langhe e nel Roero da questa Sezione di “Italia Nostra” il base al D. M., il Consiglio direttivo, riunito il 26 gennaio u. s., ha riesaminato la complessa e problematica questione. Pertanto è stato redatto ed approvato il seguente COMUNICATO.

–          Per quanto ci è dato conoscere, l’esito della prolungata procedura per le segnalazioni, la schedatura e le notificazioni di alberi da considerare “monumentali” ad Alba, nelle Langhe e nel Roero è perlomeno sconcertante. Soltanto 5 esemplari fra Alba, Farigliano, Piobesi d’Alba e Serravalle Langhe, risultano inclusi nell’ufficiale elenco regionale, secondo quanto previsto dal D. M. 23/10/2014, in applicazione della Legge nazionale n. 10 del 2013. Tale esito locale (al quale comunque va correlato quanto segnalato nell’Albese da “Italia Nostra”) deriva dalla selezione svolta dall’Istituto per le piante da legno e l’ambiente. A livello regionale l’operazione selettiva è stata svolta sulla base delle segnalazioni che sono pervenute dagli Enti locali, nonché delle 104 schede di identificazione risultanti dall’attività di verifica tecnica, svolta su quel fondamento in gran parte del territorio della regione.

–          Nel corso del 2015, entro lo scorso mese di luglio, vari soci della Sezione albese di “Italia Nostra” hanno attuato un’impegnativa, articolata opera di ricognizione, rilevazione e schedatura ad Alba, nelle Langhe e nel Roero. I numerosi risultati locali di tale operazione sono stati sempre trasmessi alle rispettive Amministrazioni comunali ed al Corpo Forestale dello Stato per le debite prese d’atto e le successive notificazioni documentate da inviare alla Regione Piemonte. Secondo quanto svolto da “Italia Nostra”, in base ai criteri previsti dal succitato Decreto ministeriale, sono risultati complessivamente ben 112 alberi (singoli od in gruppi conteggiati) iscrivibili quali “monumentali”. Sono stati rilevati nel territorio comunale di Alba (18 segnalazioni), così anche in quelli distinguibili nelle Basse ed Alte Langhe, nel Roero. Come ben si nota, la differenza tra quanto segnalato nel 2015 da questa Associazione nella zona e ciò che poi è stato registrato ufficialmente è esorbitante.

–          Ora, vorremmo conoscere le effettive motivazioni per le numerosissime esclusioni. Questo è il risultato della volontà politica di non realizzare un elenco regionale troppo numeroso? Comunque si tratterebbe di esemplari esaminati, ma non ritenuti “idonei” a quel livello? Oppure sono stati gli Enti locali a non proseguire nelle pratiche necessarie, secondo quanto richiesto dalla normativa, per disinteresse o per non apporre vincoli? Si sono verificate numerose documentazioni magari ricevute incomplete? Sono interrogativi a cui è dovuta una risposta nel merito da parte della Regione Piemonte, del Corpo Forestale dello Stato, ribadendo che – a nostro avviso – le segnalazioni di questa Associazione perlopiù sono state redatte secondo vari criteri previsti dal succitato Decreto ministeriale. D’altra parte, se a livello regionale sono pervenute 397 segnalazioni di alberi o gruppi di alberi, localizzati in 113 Comuni (rispetto ai 1205 che compongono la Regione Piemonte), se l’intero elenco regionale (approvato con Determinazione del Settore Foreste n. 3832 del 28/12/2015) enumera in tutto soltanto 82 esemplari, qualche spiegazione doverosamente va espressa. Attendiamo riscontri e notificazioni delle relative motivazioni per i criteri selettivi. Così come chiediamo che tutti gli esemplari “monumentali” elencati nel 2015 vengano inclusi nel recente progetto di Piano paesaggistico regionale (Ppr), adottato dalla Giunta della Regione Piemonte il 18 maggio 2015.

–          Inoltre, a titolo esemplificativo, rispetto a quanto risulta registrato ufficialmente restano alcune incongruenze da chiarire a proposito di eventuali imprecisioni o di singole mancanze nell’elenco regionale per le Langhe ed il Roero. Ad Alba viene elencato un Gelso (Monus alba) ubicato nella strada Castelgherlone. In realtà lì v’è ancora un residuo, pertinente filare di esemplari omogenei di quella specie, che nell’elenco regionale è indicato con 9 piante presenti. A Farigliano viene elencata una Roverella (Quercus pubescens) nella località Naviante. Però non è chiaro se sia stato effettuato riscontro sui quattro grandi pini in una proprietà privata, già inclusi nel D. M. del 23/01/1926 e nel nuovo progetto di Ppr della Regione Piemonte del 2015. A Dogliani non è incluso nel recente elenco l’Ippocastano oggetto della “Dichiarazione di notevole interesse pubblico D. G. R. n. 72-13581 del 4/10/2004” e ribadito nel succitato progetto di Ppr della Regione Piemonte. A Monteu Roero è ben noto il Castagno plurisecolare presso la frazione S. Grato. A La Morra è ormai un’attrazione paesaggistica e turistica il maestoso Cedro del Libano presso la frazione Annunziata. Anche questi non sono inseriti nel recente registro regionale. I 39 alberi inclusi nel 2008 nel primo elenco della Regione Piemonte, redatto in base alla Legge regionale n. 50 del 1995, sono stati verificati e compresi nell’odierno elenco ufficiale del 2015? Questo e gli altri interrogativi suaccennati meritano risposte esaurienti.

 

Sergio Susenna – Presidente della Sezione di Alba 

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