Italia Nostra

Data: 29 Maggio 2017

Fontana – abbeveratoio “Madre di Dio” a Buscemi (Siracusa): segnalazione per la Lista Rossa

Indirizzo/Località: Strada Provinciale 39 di accesso al Comune di Buscemi (Siracusa)

Tipologia generale: Architettura rurale

Tipologia specifica: fontana monumentale in conci di pietra locale

Configurazione strutturale: il manufatto consta di un frontone finito da un cornicione e da una struttura curvilinea in conci di pietra squadrati, delimitato lateralmente da pilastri

Epoca di costruzione: sec. XIX

Uso storico: per secoli ha fornito acqua alla comunità ed ha dissetato il suo bestiame

Condizione giuridica: pubblica

Segnalazione: dell’aprile 2017 – segnalazione della Sezione di Siracusa di Italia Nostra – siracusa@italianostra.org


Motivazione della scelta: 

La storica fontana-abbeveratoio “Madre di Dio” di Buscemi è un tipico esempio di architettura rurale dell’Ottocento siciliano. Come tutti i manufatti del genere, edificati lungo le vie di accesso ai paesi (vie dei campi) agricoli, per secoli ha fornito acqua alla comunità ed ha dissetato il suo bestiame.

La fontana “Madre di Dio”, che intercetta una vena d’acqua del costone a cui è addossata, è un segno irrinunciabile della memoria storico-antropologica della comunità che la edificò e definisce un tratto distintivo del paesaggio suburbano di Buscemi.

Il manufatto consta di un frontone finito da un cornicione e da una struttura curvilinea in conci di pietra squadrati, delimitato lateralmente da pilastri. Sotto il frontone sta la grande vasca per l’abbeverata degli animali. A metà altezza del pilastro di destra fino agli anni ’60 del Novecento sporgeva un blocco di pietra sagomato nel cui incavo scorreva l’acqua; tale accorgimento facilitava l’attingimento con le brocche. Una breve gradinata in blocchi di basalto, ancora in situ, permetteva un più agevole accesso. L’acqua, prima di riversarsi nell’abbeveratoio, si raccoglieva in una piccola vasca sotto la “cannella” di pietra.

Nonostante l’allarme lanciato dalla Vicepresidente della Sezione di Siracusa, Liliana Gissara, che già ad aprile 2016 aveva segnalato a mezzo stampa gli evidenti problemi statici del frontone della Fontana, nulla e nessuno si mosse allora per mettere almeno in sicurezza il manufatto. Le abbondanti piogge verificatesi a gennaio 2017 hanno determinato il rovinoso crollo del frontone. A seguito del crollo, la Soprintendenza ha effettuato un sopralluogo. Ad oggi, i conci diruti sono stati rimossi e la vasca dell’abbeverata è piena di detriti.

Dalle Istituzioni preposte siamo in attesa di notizie in ordine al ripristino della Fontana che presuppone una propedeutica messa in sicurezza del costone.

L’unico progetto perseguibile è il ripristino del manufatto, previo consolidamento del costone, e la restituzione alla sua funzione originaria, anche in considerazione della qualità dell’acqua.

La Sezione, per le ragioni sopra indicate, chiede di inserire nella LISTA ROSSA la Fontana “Madre di Dio” di Buscemi con l’auspicio che le Istituzioni preposte, ognuna per la parte spettante, si adoperino per la messa in sicurezza del costone, per la ricostruzione delle parti danneggiate dal crollo e per il ripristino della funzione originaria della Fontana affinché un segno della memoria della civiltà contadina non vada perduto e la sua “acqua di fonte” torni disponibile per la comunità buscemese e per quanti amano soggiornare nel delizioso borgo ibleo.

Rilievi fotografici sistematici e cronologia della rassegna-stampa confermano la fondatezza dell’allarme lanciato per tempo, purtroppo rimasto inascoltato.

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