Italia Nostra

Data: 12 Giugno 2017

Tor di Valle: vincolo dimezzato o cancellato. MiBACT al bivio: fedeltà alla propria missione o piegarsi ad altri interessi

Appena conclusa la conferenza stampa del Presidente nazionale Oreste Rutigliano e della Sezione di Roma

Alla vigilia della scadenza dell’importante vincolo di Tor di Valle, comprendente la straordinaria architettura delle tribune e, naturalmente, insieme al suo circuito di trotto, autorevoli organi di stampa ventilano la possibilità che il vincolo venga annullato o dimezzato nelle stanze della Soprintendenza romana il cui capo è l’architetto Francesco Prosperetti.

Fino all’ultimo respiro, fino a quando i beni, testimonianza della nostra storia anche moderna, siano ancora in piedi ed in particolare quando ancora siano esistenti nella sua unitarietà di complesso architettonico e paesaggistico, è dovere del Soprintendente, è dovere del Ministero mettere in atto tutto quanto è possibile per salvarli. Scevri da qualunque altra valutazione, in particolare dagli esiti di eventuali impugnazioni, materia giuridica che fa capo ai diritti dei ricorrenti e ad altre competenze dello Stato.

Non possiamo dimenticare che un’altra opera di architettura moderna, la ex GIL di Campobasso, fu salvata da un funzionario della Soprintendenza che si mise davanti alle ruspe, in attesa dell’arrivo del vincolo dal Ministero.

Il valore dell’ippodromo, legato alla straordinarietà delle tribune, avrebbe potuto benissimo non essere noto, almeno fino a quando organi specializzati, come il DOCOMOMO o personalità come il nostro compianto Giorgio Muratore, non abbiano attirato l’attenzione, sullo straordinario caso della pubblica opinione e dello stesso Ministero.

C’è un solo modo di affrontare la questione: confermare il vincolo in toto nell’unitarietà di un complesso formato da tribune note per guardare un circuito di trotto che è, dunque, parte integrante del complesso. Che nel futuro restaurato sarà lo spazio elettivo di tutta Roma Sud per un libero accesso allo sport all’aria aperta, circondato dal verde in un’area adatta a fornire tutte le funzioni di Parco Fluviale nel modo più prestigioso.

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Vincolo Ippodromo Tor di Valle – Dichiarazione di Oreste Rutigliano, Presidente Italia Nostra

Roma, 13 giugno 2017 – Siamo costernati di fronte a un Ministero dei Beni Culturali che condanna alla demolizione l’Ippodromo di Tor di Valle. Per annientare un’architettura di pregio unica al mondo ci sono voluti ben 5 Soprintendenti, riuniti per sacrificare una sacrosanta proposta di vincolo passata al vaglio dei più alti organi consultivi del MiBact.

Ma debelleremo in Tribunale i cavilli burocratici presi a pretesto per non assumere una decisione a favore della tutela il tutto sullo sfondo del più grosso intreccio di politica e affari che si sia mai visto nell’urbanistica romana e che niente ha a che fare con gli interessi del patrimonio culturale nazionale. Esisteva un tempo un Ministero per i Beni Culturali proprio per affermare in queste situazioni cos’è l’interesse nazionale alla conservazione del patrimonio.

ITALIA NOSTRA – ufficio stampa
Maria Grazia Vernuccio  cell. 335.1282864  mariagrazia.vernuccio@gmail.com

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