Italia Nostra

Data: 22 Giugno 2017

Basilicata: Le autorità indaghino sui “vantaggi delle ditte”

Leggo delle lamentele dei  produttori di minieolico, del loro invocare l’intervento del Prefetto. La prima cosa che mi viene in mente è quella di chiedere al Prefetto, cosa che faccio adesso pubblicamente,è quella di essere ascoltato su quello che è successo intorno al 2010, sulla ratio della legislazione regionale lucana e sulla sua iniquità nei confronti della popolazione. Pensate che a fine 2010,nonostante i miei accorati appelli a tornare indietro e nonostante le raccomandazioni di tutti i componenti della Commissione regionale Ambiente,una delibera stabilì che per avere diritto ad un minimo di tutela,chi possedeva una casa in campagna doveva dimostrare di possedere tutta una serie di requisiti,fra i quali la residenza anagrafica (!!!) nell’immobile da salvaguardare. Roba da pazzi, roba che neppure gli eolici si erano sognati di chiedere!  Nelle lettere che mandavo agli amministratori di allora chiedevo il perché di tanto accanimento contro i lucani, il perché di cotanta vessazione .

Per riparare, ci sono voluti due anni di battaglie personali supportate dal Consigliere Navazio per far abrogare questa norma nell’ambito di un’altra legge regionale. Ricordo a tutti questi fatti perché si comprenda come le azioni dei cittadini non siano altro che difesa, io ritengo legittima,contro l’abuso che nel passato si è fatto del potere legislativo locale in nome del “green” ed a favore non certo della collettività locale. Dice,ma sono opere di pubblica utilità. Utili certamente , e largamente utili ( mi par di ricordare che una ditta eolica promette a chi si associa nell’investimento il rientro del capitale in soli 48 mesi,con un rendimento quindi di ben il 25% annui!!!),ma pubblicamente utili queste opere certamente no a mio modesto avviso. Certo, la legge le classifica come opere di pubblica utilità. Beh allora la legge va immediatamente cambiata ed ogni incentivo va abolito. Poi vediamo se continua la corsa allo scempio paesaggistico e l’offesa alla popolazione lucana!

Povera Italia, povera Basilicata: il neo Presidente di Italia Nostra,Oreste Rutigliano,da decenni contro l’eolico come  me, scriveva tre anni fa: “ Noi sognavamo un pannello per ogni tetto,per ogni famiglia,per ogni scuola e per ogni capannone a vantaggio delle piccole e medie imprese,noi sognavamo  che tutti gli Italiani si mettessero in mente un’idea,del come posso risparmiare energia e combustibili,cosa posso fare per spendere meno di riscaldamento,dove mettere il pannello per riscaldare l’acqua sanitaria con il sole…” “Noi sognavamo,e invece è andata come è andata” continuava Rutigliano. “ E invece sono arrivati loro:gli investitori della turbo finanza,le multinazionali,gli amici degli amici e i compari dei compari”. “ E tutti si sono detti: investiamo in grande ,chiediamo incentivi altissimi con la scusa del buonismo ecologico e accaparriamoci i siti-spesso bellissimi e finora incontaminati- che graziosamente gli amministratori locali italiani ci concedono”. Rutigliano sottolinea poi fra l’altro come non rischino più di tanto, dato che si parla di prestiti bancari di ingente consistenza. Amare considerazioni di Rutigliano, che propone anche una fortissima tassazione dei proventi del massacro paesaggistico. Personalmente,insisto con il chiedere il blocco totale dell’eolico in attesa di capire finalmente che stiamo combinando e soprattutto vorrei che qualche autorità,a partire dal Prefetto per arrivare alla magistratura,si chieda,indaghi e si dia risposte sul perché ,fra gli impianti iscritti, per il solo minieolico in tutta Italia (!) fra il 2012 ed il 2014, ben il 60% riguardi la Basilicata! Perché? Perché le leggi il cui rispetto quelli del cosiddetto minieolico invocano sono state iscritte in modo evidentemente tale da far per pensare a questi signori che “ in Basilicata si può” ?

Vitantonio Iacoviello
Presidente sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy