Italia Nostra

Data: 12 Luglio 2017

Ancora eolico in Basilicata

Il numero di cittadini sensibilizzati a causa degli eventi che li coinvolgono direttamente cresce: unico effetto “positivo” dell’invasione del cosiddetto “mini” eolico nei pressi del capoluogo lucano. Altri effetti, li legga il lettore per come vuole, le indignazioni e la molto tardiva solidarietà di alcune sigle ambientaliste e politiche. Quelle sigle ambientaliste che da anni Italia Nostra tenta di coinvolgere nella battaglia contro la piaga dell’eolico e che oggi probabilmente sono a caccia di adesioni sfruttando l’indignazione (finalmente!) popolare. Quelle sigle il cui appoggio a livello nazionale e locale mai abbiamo avuto il piacere di avere.

Quelle formazioni politiche sempre oscillanti, quasi mai lasciatesi coinvolgere se non a parole. Alle quali pur avendone la possibilità non hanno mai fatto seguire atti, battaglie a viso aperto contro l’eolico. Potrei fare tanti nomi eccellenti, ma non serve alimentare polemiche. Serve, può servire, che i cittadini che parteciperanno al sit in, spero numerosissimi, chiedano pretendendo risposte chiare, ai rappresentanti delle varie sigle ambientaliste e politiche poche cose in modo netto, del tipo:

La tua sigla cosa ha fatto in concreto per bloccare i finanziamenti all’eolico, quali leggi ha sollecitato, quali ha votato, a quali si è opposto per “prevenire” e stoppare questo scempio? Era presente alla conferenza stampa alla camera ed alla manifestazione a Roma, tanti e tanti anni fa, per gridare contro questo sopruso? Era presente alle manifestazioni di esperti a Sepino, ad Acquapendente, ad Orvieto, a Potenza, che hanno visto la partecipazione da tutta Italia? La tua sigla ha risposto ai tanti appelli fra i quali quello del giugno 2013 da tante sigle nazionali contro l’eolico? Che posizioni ha preso fin dal 2009 quando solo pochi “pazzi” si affannavano a tentare di correggere la rotta? E quanti politici erano presenti a dire la loro? (a Matera nel 2013 Bubbico c’era). E pretendete risposte ai tanti perché, uno fra tutti, perché in Basilicata si può fare tutto questo? Chi ha consentito che in Basilicata ci sia ben il 60% di tutto il cosiddetto “mini” eolico italiano?

Ecco, a chi viene a manifestare con voi chiedete senza mezzi termini cosa hanno fatto fino ad oggi, che impegni prendono e come, con quali atti (a breve!) a livello regionale e nazionale intendono concretamente onorarli.

Vitantonio Iacoviello – Presidente della sezione Vulture Alto Bradano di Italia Nostra

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