Italia Nostra

Data: 18 Ottobre 2017

Richiesta di vincolo per la “Centrale termoelettrica del Porto” di Genova

La centrale termoelettrica Enel che si trova all’interno del porto, sotto la Lanterna di Genova, rimasta in funzione fino al 2016, nel luglio di quest’anno è stata definitivamente chiusa.

Costruita nel 1929 dalla Società Anonima “CONSORZIO CENTRALI TERMICHE” (CONCENTER), per dotare la “Grande Genova” di una terza centrale da affiancare a quelle di via Canevari e Sampierdarena, è una delle ultime testimonianze del passato industriale che ha caratterizzato la storia della nostra città. Il complesso originario tuttora conservato, costituito da corpi di fabbrica di diverse altezze, affiancati, con struttura in pilastri e travi reticolari di ferro chiodato e tamponamenti in mattone, è stato progressivamente ampliato e adeguato, negli anni, alle nuove esigenze e alle normative vigenti. A seguito della dismissione, la sua conservazione è fortemente a rischio. Il complesso infatti non è oggetto di alcun vincolo e la sua posizione, all’interno dell’area portuale, la rende di grande interesse per le espansioni operative del porto, per cui ne è stata persino ipotizzata la localizzazione dei depositi chimici di società petrolifere.

L’interesse per la sua conservazione e valorizzazione, motivato dalla testimonianza storico-architettonica-impiantistica della struttura, non concerne solo, a nostro avviso, l’assetto architettonico originale, ma anche quello impiantistico, ambedue considerati negli aspetti più significativi del progressivo ampliamento/potenziamento e trasformazione. Un ulteriore interesse è rappresentato dalla sua localizzazione in adiacenza alla Lanterna, simbolo della città di Genova.

Italia Nostra Genova, con l’Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale (AIPAI) hanno così chiesto (30.09.2017) alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio che la struttura sia vincolata nel suo assetto architettonico e impiantistico, ai sensi del decreto legislativo 26.3.2008, n° 62 (integrazioni al decr. Legislativo 22.1.2004, n°42, codice dei Beni Culturali, art. 10, comma 3, lett.d), che il progetto di riuso ne preveda la conservazione con una destinazione d’uso compatibile e che tenga nella debita considerazione l’intero settore con particolare riguardo per le valenze storico-architettonico-paesaggistiche della Lanterna di Genova. All’iniziativa è stato dato notevole rilievo nella stampa, con riferimenti a eccellenti esempi di riuso di strutture analoghe in Italia e all’estero, e a un’ipotesi, recentemente avanzata nell’ambito di Fondazione Ansaldo, di localizzazione di un museo dell’industria.

Italia Nostra Genova

 

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