La coscienza ambientale, in Italia, è certamente cresciuta; la sensazione che il patrimonio naturale appartenga a tutti e sia uno dei fattori di responsabilità del nostro benessere è ormai largamente diffusa.
Ciononostante, l’ambiente e il territorio sono ancora in pericolo, come testimoniano gli investimenti per le grandi opere, portati avanti in nome della modernità, del progresso e dell’occupazione. Ecco dunque l’opportunità di tenere ancora oggi presenti le parole di Giorgio Luciani, che per anni ha ripetuto che “il territorio è una risorsa scarsa e irriproducibile e che ogni sforzo va fatto per subordinare le ipotesi di ‘sviluppo’ alla rigorosa salvaguardia delle aree verdi, ambientali, naturali, agricole, che devono diventare i capisaldi della pianificazione”.
È stato Presidente nazionale di Italia Nostra dal 1980 al 1986.