In apertura delle manifestazioni che saranno organizzate anche a Faenza per celebrare il secondo centenario dalla morte di Felice Giani, la Sezione di Faenza di “Italia Nostra” vuole ricordare le solenni onoranze che dopo qualche mese dalla morte dell’artista, avvenuta a Roma l’11 gennaio 1823, gli artisti, i collaboratori, gli amici e gli estimatori faentini vollero dedicargli nella Chiesa del Pio Suffragio. Di quelle onoranze si conserva l’Elogio scritto dal padre Giorgio Antonio Morini, il disegno dell’apparato realizzato da Gaetano Bertolani e il testo delle iscrizioni e dediche collocate all’esterno sopra il portale e all’interno attorno all’apparato, composte dal sacerdote Sante Zannoni. Faenza, patria d’elezione dell’artista, intendeva sottolineare pubblicamente il debito nei suoi confronti per le opere realizzate, il contributo al rinnovamento culturale e l’impulso dato all’attività artistica. Grazie all’esperienza maturata nelle accademie private a Roma e a Bologna, Giani infatti aveva suggerito l’istituzione di quella Scuola pubblica di Disegno che avrebbe formato generazioni di giovani, costituendo l’ambiente privilegiato della civiltà dell’Ottocento faentino.
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