Dunque, “Zucchero sì, Verdi no” – al Teatro greco di Siracusa. La Commissione anfiteatri Sicilia non ha autorizzato l’esibizione dell’opera lirica La Traviata, mentre il concerto di Zucchero Fornaciari è già in cartellone con la vendita dei biglietti per i tre concerti di fine luglio. Che dire? Siamo in un’evidente situazione di caos gestionale di un sito, di un monumento patrimonio Unesco. E appare chiaro che alla base della controversa gestione della cultura a Siracusa ci sia l’idea che i riti consumistici del turismo di massa debbano prevalere sulla tutela-valorizzazione dei beni culturali e ambientali. Questo, ovviamente, ignorando, a nostro dire, i principi e i dettami della Costituzione e del Codice dei beni culturali e del paesaggio. L’associazione Italia Nostra contesta pertanto fortemente il modello culturale posto in essere dal sindaco della città di Siracusa. Modello comunque condiviso con altre Istituzioni pubbliche e supportato anche dall’atteggiamento silente e omissivo di un ceto intellettuale di archeologi, storici dell’arte, docenti. La città di Siracusa merita ben altro.
Prof. Leandro Janni, presidente di Italia Nostra Sicilia
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