Nel 1991, Italia Nostra è stata una delle Associazioni che ha voluto e sostenuto l’approvazione in Parlamento della legge quadro 394 che disciplina l’istituzione, gestione e valorizzazione delle aree protette nazionali e regionali.
Grazie a questa legge, in circa vent’anni, sono stati istituiti 24 parchi nazionali che oggi coprono una superficie di oltre 1.500.000 ettari (15.000 km²) corrispondente a circa il 5% del territorio nazionale.
I parchi sono lo strumento per la conservazione in situ della biodiversità, della tutela del paesaggio e dei beni comuni in essi situati, della valorizzazione del patrimonio naturale (comprese le formazioni geologiche e geomorfologiche, la biodiversità nei sui diversi livelli: genetica, specie, popolazioni, ecosistemi, habitat, paesaggi, cultura) e la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Le aree protette italiane hanno però un’ulteriore particolarità rispetto ai ben più celebrati parchi internazionali: nei parchi nazionali italiani insiste l’importante testimonianza archeologico – monumentale che documenta l’evoluzione storica e paesaggistica del nostro territorio. Questo contesto culturale è parte integrante e inscindibile di quello naturale.
Per questa serie di motivi Italia Nostra continua a interessarsi di parchi, difenderne l’integrità e promuoverne la conoscenza, con continue campagne e denunce. Si pensi per esempio all’azione intrapresa dall’associazione affinché venga limitata, se non addirittura chiusa, l’attività estrattiva (una settantina di cave) nel Parco regionale delle Alpi Apuane, dove sono presenti ben 18 SIC e una ZPS che si sovrappone per l’80% ai 18 SIC. L’estrazione del marmo, fino a 1.700 metri slm, porta alla scomparsa del paesaggio (passi abbassati, crinali capitozzati, ecc.), alla devastazione dell’ambiente e all’inquinamento delle acque superficiali e carsiche.
Italia Nostra, inoltre, gestisce anche un parco naturale in Sicilia: la Valle dell’Imera.