Dopo la precedente segnalazione dell’8 marzo 2019 al comune di Tortora, all’Arpacal, all’ASL ed ai Carabinieri Forestali ad ai Carabinieri, circa la rilevante presenza di rifiuti di ogni genere nell’alveo e sulla sponda sud del Fiume Noce, disseminati lungo in tratto di oltre un km, a volte nella fascia ripariale, dopo le proposte avanzate per contrastare questa pratica illecita, siamo tornati sul posto a verificare la situazione.
DISCARICA ERA E DISCARICA E’ RIMASTA, ANZI ANCORA PIU’ ESTESA ED UTILIZZATA DI PRIMA (vedi foto più significative).
Non ci aspettavamo miracoli dalle Autorità a cui ci siamo rivolti: ma qualche intervento o provvedimento, volto a ridurre la presenza di rifiuti lungo il fiume Noce ed a bloccare il traffico dei mezzi che vengono utilizzati per il trasposto e lo scarico di rifiuti, ponendo fine alle illegalità commesse ai danni del fiume, questo almeno si poteva realisticamente sperare ed ottenere.
Invece:
- Si continua comodamente , in tutta tranquillità a scaricare in questo sito fluviale ogni “ben di Dio” utilizzando comode strade e varchi lungo l’argine che nessuno si è preoccupato di sbarrare o di assumere altro provvedimento per impedire o scoraggiare lo smaltimento di rifiuti dannosi alla salute dell’ecosistema fluviale;
- Nulla è dato sapere venga fatto per contrastare questo fenomeno illegale che arreca danno a tutta la collettività;
- Nemmeno i segnalati e numerosi rotoli di catrame sono stati rimossi dall’argine ed ora alcuni li ritroviamo in pieno alveo trasportati ed erosi dalla corrente e ugualmente dicasi per le lastre di eternit frantumate gettate a pochi centimetri dalla corrente che alla prossima piena verranno trasportate a valle;
- Vi è inerzia e sottovalutazione, a quanto pare, circa i danni che tali rifiuti possono arrecare agli equilibri dell’ecosistema fluviale e marino.
Se dunque siamo veramente indignati nei confronti dei soggetti che arrecano danno all’ambiente scaricando rifiuti per ragioni di guadagno e tornaconto personale e lo fanno senza alcuna remora di tipo morale, siamo ugualmente sbigottiti perché non si contrasta in modo significativo ed efficace tale fenomeno veramente devastante nei confronti dell’ecosistema fluviale e dell’ambiente.
Chiediamo dunque a tutte le autorità, ( Sindaco Comune di Tortora, ARPACAL Cosenza-Catanzaro Tenenza Guardia di Finanza – Scalea, Comando Stazione Carabinieri Forestali – Scalea Comando Stazione Carabinieri –Praia a Mare, Regione Calabria Dipartimento LL.PP. – UOT Demanio Idrico Catanzaro, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per i rifiuti e l’Inquinamento, Divisione II – Gestione integrata del ciclo dei rifiuti Roma, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque DG-STA Roma, Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale Caserta ) di fare quanto loro compete, sia direttamente che indirettamente, per bonificare la sponda e l’alveo del fiume Noce relativamente all’area interessata dalla presenza di rifiuti a volte fortemente maleodoranti e per impedire che tale pratica illecita possa continuare indisturbata adottando a tale riguardo tutte le misure del caso.
Chiediamo infine al comune di Tortora di assumere a riguardo un’efficace iniziativa interagendo con la Regione Calabria e con le altre autorità al fine di tutelare questo fiume che costituisce una ricchezza naturalistica per il territorio e per le regioni Calabria e Basilicata.
Nell’offrire tutta la propria collaborazione e disponibilità, questa Associazione fa presente che tra i suoi compiti statutari vi è quelle di promuovere l’intervento dei poteri pubblici allo scopo di evitare le manomissioni del patrimonio ambientale del Paese e di assicurarne il corretto uso e l’adeguata fruizione.
Italia Nostra – Sezione Alto Tirreno Cosentino