Italia Nostra ha ampiamente manifestato la propria ferma contrarietà a nuove ipotesi di condono, spacciate come decisione vantaggiosa per la ripresa economica della Nazione. Le proposte circolanti in queste giorni e rilanciate dalla stampa, ci anticipano anche ulteriori minacce ai Beni Culturali e al Paesaggio, tutelati dall’art. 9 della Costituzione e alle regole del vivere civile.
L’Associazione condivide che si conceda agli operatori della ristorazione il beneficio di un aumento temporaneo e gratuito delle superfici all’aperto per gli usi commerciali, ma ciò non può avvenire superando i vincoli monumentali fissati dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio sugli spazi pubblici aperti e le bellezze artistiche dei nostri centri storici e direttamente connessi alle tutele costituzionalmente garantite.
Analogamente, non è ammissibile sottrarre alla pubblica fruizione gli ormai già rari episodi di spiagge libere oggi ancora esistenti sulle coste della Nazione, concedendole ai concessionari privati, a totale discapito delle fasce deboli della popolazione che non vedrebbero più alcuna alternativa alla rinuncia al mare. “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”. E’ scritto nella nostra Costituzione. Tali scellerate concessioni affermerebbero il primato inaccettabile dell’interesse privato sull’interesse pubblico.