Centrale eolica di Monte Gazzaro: le perplessità di un’approvazione Sintesi estrema
Premessa
La Giunta Regionale ha approvato la compatibilità ambientale della centrale eolica proposta da HergoWind S.r.l. per il Monte Gazzaro, ai confini fra i comuni di Firenzuola, Scarperia e Barberino del Mugello, circa 2 km a est del passo della Futa. Oltre alle opere stradali di accesso al cantiere e alle connessioni con la rete elettrica, si tratta di sei aerogeneratori, alti ciascuno fra 91 e 95 metri (l’altezza di un grattacielo di 30 piani) previsti lungo il crinale appenninico principale, qui convertito ad area industriale. Il segmento di crinale coincide con il nodo della linea gotica, e vi coincidono il Sentiero Italia/Grande Escursione Appenninica e la Via degli Dei, che consente l’arrivo a piedi, da Bologna città, a Fiesole e Firenze.
Stando alle Norme del PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Firenze ), il sito è sottoposto a “Tutela paesaggistica ed ambientale del territorio aperto”, e rientra in “Area fragile da sottoporre a Programma di Paesaggio” .
L’approvazione del progetto è avvenuta dopo l’avvicendamento, avvenuto a luglio del 2012, al vertice del Settore regionale competente alle Valutazioni d’Impatto Ambientale, con la rimozione dell’Arch. FABIO ZITA ( è succeduta Paola Garvin). Le valutazioni del Settore VIA, almeno sino ad allora, ci SONO APPARSE improntate a un rigore commisurato al valore (paesaggistico, artistico, testimoniale, ambientale, e in ciò anche economico) del territorio toscano, universalmente riconosciuto.
Criticità idrologiche e geologiche.
Tanto per cominciare tutta l’area di intervento è interessata da vincolo idrogeologico.
Le riserve d’acqua sotterranee del Monte Gazzaro sembravano essersi salvate dal disseccamento delle aree più prossime alla galleria TAV, che passa sotto il Giogo di Scarperia, 7 km più a est.
Le relazioni di fattibilità geologica del proponente stesso contengono in merito affermazioni allarmanti.
Le turbine si troveranno “su un crinale che costituisce area di infiltrazione di sorgenti di acque destinate al consumo umano”.
“…esistono numerose sorgenti che sul versante nord (alcune delle quali di interesse pubblico) e le sorgenti della concessione mineraria Panna, che si trovano sul versante sud.”
La particolare posizione del parco eolico è in una zona di ricarica degli acquiferi, vulnerabile dal punto di vista idrogeologico
Tutto il percorso previsto dalla nuova viabilità di accesso è a Pericolosità geomorfologica elevata.
L’area “deve essere classificata in: pericolosità sismica locale elevata (S.3).
Il versante sud del Monte Gazzaro è “compreso nella concessione mineraria ‘Panna‘ di proprietà della Sanpellegrino SpA”.
Publiacqua S.P.A. sostiene che “il progetto prevede opere invasive e potenzialmente interferenti rispetto alla falda idrica, il proponente dovrà approntare un piano di approvvigionamento idrico di emergenza per le località alimentate dalle fonti idriche a rischio (frazione Santa Lucia)”. Appare concreta la possibilità che “le condizioni della risorsa idrica prelevata dalle sorgenti siano alterate impedendo l’utilizzo della stessa”.
Perdita di patrimonio forestale.
Da Verbale di Riunione Istruttoria “la superficie forestale trasformata ammonta, secondo il proponente, a circa 24.500 mq.”
I rimboschimenti compensativi sono ipotizzati, ma non dettagliati, e tutt’al più rinviati ad accordi con “l’autorità competente”
I tecnici stessi di HergoWind presuppongono una larghezza intorno ai 7 m per la striscia di terreno da destinare alla rimozione della vegetazione arborea.
Nonostante la tutela delle aree boscate del “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici ha rilasciato parere incondizionatamente favorevole, privo di motivazioni.
La Soprintendenza Archeologica, 13 giorni dopo una valutazione estremamente severa del progetto, ha rilasciato un parere esplicitamente positivo.
Integrazioni non diffuse con pubblicazione
La Regione Toscana ha acconsentito alla richiesta di HergoWind di coprire col segreto industriale il report anemologico e la relazione sulla presenza dell’aquila reale.
Mariarita Signorini
Vice presidente Italia Nostra Firenze e Consigliere nazionale Italia Nostra