Ascoli Piceno
GIOVEDI’ 27 DICEMBRE 2012 ORE 18.00 .
Presso la LIBRERIA RINASCITA
Anche per il 2013 la Sezione di Italia Nostra ha voluto pubblicare il Calendario dedicato ai Parchi, tema della 5Ā° Campagna Nazionale dei Paesaggi Sensibili.
Si tratta di immagini di angoliĀ preziosi della Nostra Bella Italia , dalla fertile Campagna Lombarda alle bianche Falesie del Gargano, dopo aver toccato i magici paesaggi della Catena dei Monti Sibillini e di quella del Gran Sasso.
Non mancano, peraltro, segnalazioni di situazioni di degrado, a partire dalla ormai insostenibile condizione dell’Eremo di San Marco, abbandonato alla vergognosa aggressione dei ā vandali ed imbrattatori di professioneā .
Si ĆØ voluto segnalare anche il problema della Sentina di Porto d’Ascoli, di cui va assolutamente conservata l’integrale dimensione naturalistica, contro gli appetiti mai sopiti di forme piĆ¹ o meno gravi di speculazioni edilizie o di altro genere, sia per il pregio del sito sia per la sua condizione di area soggetta ai pericoli di gravi esondazioni del Fiume Tronto.
QuindiĀ il Calendario, che viene inviato in tutta Italia, nel porsi come un efficace strumento di promozione del territorio,Ā vuole essere, in pari tempo, un monito perchĆ© venga perseguita con coerenza la politica della ātutela, conservazione e sostenibile fruizioneā di queste risorse irripetibili al fine di avviare quell’entusiasmante processo di valorizzazione, cosƬ come ripetutamente proposto dalla nostra Sezione con il progetto del Distretto Culturale delle Terre della Primavera Sacra.
E proprio di questo progetto si continuerĆ a parlare in occasione della presentazione del Calendario insieme all’illustrazione del lavoro svolto e delle iniziative prese nel corso dell’anno che sta per chiudersi.
Con la speranza che il Nuovo Anno veda tutto il nostro paese impegnato nell’opera ormai indifferibile opera di tutela e valorizzazione sistemica delle risorse culturali, unica possibilitĆ Ā per avviare un nuovo modello di sviluppo che non si fondi , come avvenuto sino ad ora, su una eccessiva proliferazione edilizia e su unĀ consumo illimitato del territorio.