Italia Nostra

Data: 11 Maggio 2018

#GNBC2018 – Medio Basso Vicentino, oratorio dei Calvi ad Arcugnano

La sezione Medio e Basso Vicentino di Italia Nostra onlus in occasione della 2° Giornata Nazionale dei Beni Comuni organizza una visita guidata alla Chiesetta dei Zanchi, Oratorio di San Pietro. Si trova in un cortiletto di Contrada Zanchi, nei pressi di Perarolo di Arcugnano, sulle propaggini nord del complesso collinare dei Monti Berici (vai alla locandina in pdf: oratorio Zanchi – Arcugnano – Locandina)
Fu di proprietà della famiglia Zanchi fino al 1800. Margherita Zanchi, moglie di Bartolomeo Dall’Ava, offrì l’area (allora nominata Contra’ Arigodanzo) e convinse il cognato, monsignor Pietro Dall’Ava a finanziare la costruzione. Questi, canonico influente presso la Curia Vicentina assieme al fratello e ai nipoti Bernardino e Bartolomeo, si prodigò, a partire dal 1705, per ottenere il permesso e per realizzare la chiesetta, consentendo anche agli abitanti del luogo di partecipare alle funzioni religiose.
Tra le numerose opere scultoree presenti, il presepio in pietra tenera dei Berici è opera dell’allora ventiquattrenne scultore Giacomo Cassetti venuto da Venezia ed entrato, all’età di 6 anni, prima nella bottega dello scultore Angelo Marinali (1688) e poi in quella del fratello Orazio Marinali (1702). E’ composto di dieci figure e due animali collocate sopra il davanzale della finestra trilobata del timpano della facciata, in uno spazio di m. 2,40×1,20 in controluce, con una scenografia mirabile: l’effetto naturale creato dal sole che nasce e tramonta, legato alla notte con la luna e le stelle che tutti insieme modificano lo scenario di minuto in minuto.

In Vicenza ha riscontro con quello scolpito nel marmo da Orazio Marinali per l’altar maggiore della chiesa annessa all’ospedale San Bortolo qualche anno dopo (1709), e di certo con l’aiuto del suo ‘gargion di fratello’ Giacomo Cassetti.
La piccola chiesa è un esempio purissimo di barocco fine seicento inizio settecento, molto elegante e suggestivo, ancora totalmente nelle condizioni originali.

La custodia e la manutenzione è curata da alcuni abitanti della piccola contrada, che si ringrazia per la collaborazione.

Con l’occasione si vuole portare a conoscenza anche le cattive condizioni del vicino oratorio dei Calvi, che non si è ritenuto essere oggetto di visita di gruppo per le gravissime condizioni statiche in cui versa ma che si invita a visitare privatamente. Si fa appello alla sensibilità della cittadinanza e delle istituzioni preposte affinchè si possa attivare un’opera di restauro e salvaguardia.

Alcune immagini della giornata:

La locandina:

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