Per ricordare il cammino percorso e decidere quale intraprendere hanno organizzato un incontro Venerdì 13 dicembre 2013, ore 15.30 presso la Sala conferenze del MUSE, Trento. (leggi il programma)
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Italia Nostra, 50 anni
Editoriale di Franco de Battaglia su l’Adige del 13 dicembre 2013
“Italia Nostra” di Trento, l’associazione che si impegna per la tutela del territorio urbano e alpino, compie 50 anni. Sono un bel traguardo. Mezzo secolo di attività, studi, documenti, battaglie ambientali per una piena vivibilità della comunità trentina, collegata a quella nazionale, (dove Italia Nostra venne fondata nel 1955) ed europea.
Meriterebbe una festa, il compleanno, se non fosse che le aggressioni verso città e montagna continuano, ed anzi si sono intensificate, non per portare sviluppo ma speculazione, “bolle” immobiliari e sciistiche che stanno poi alle radici della crisi economica attuale. Più che festeggiare si tratta allora di confermare un patto e rilanciare l’impegno nato nel 1963, quando un gruppo di volonterosi, dalle provenienze più diverse, si misero insieme, per sostenere una presenza di cultura sul territorio e rivendicare una città che fosse in dialogo con la montagna. Una città “casa di vita”, non contenitore di edifici, e una montagna nella quale il lavoro dell’uomo potesse armonizzarsi con la natura. Merita ricordarli i nomi dei promotori che si riunirono il 18 febbraio 1963. Furono la Pro Cultura, Daonella Trener, Livia Battisti, Francesco Borzaga, Giulio Benedetto Emert, Natalia Endrizzi, Scipio Stenico, Tullio Largaiolli, Mario Ghirardoni, Marisa Moscon, Paolo Mayr, Giovanni Battista Monauni, Mario Agostini, Carlo Colò, Mario Niccolini, Sergio Giovanazzi, Giovanna Borzaga, Giorgio Ziosi. Primo presidente fu Giulio Benedetto Emert, il “maestro” indimenticato di generazioni di studenti, storico dell’arte e poeta, raffinato acquarellista e direttore degli “Studi Trentini”. Ulisse Marzatico, “anima” della Pro Cultura, sarebbe poi divenuto, di Italia Nostra, il presidente storico (dal 1970 al 1992, dopo una parentesi del libraio Monauni) e ne avrebbe plasmato, con passione e lucidità, il carattere. A Marzatico successero come presidenti Giuliano Beltrami, Giorgio Rigo, Paolo Mayr, Salvatore Ferrari, fino all’attuale Beppo Toffolon. Non possono essere dimenticate, insostituibili con la loro presenza, Anna Damiani Balconi e Maria Teresa Fossati… (continua a leggere)