Autore segnalazione | Segnalazione del 12 giugno 2016 – Sezione di Viterbo – viterbo@italianostra.org |
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Data aggiornamento | 14/06/2021 |
Denominazione bene | Chiesa di Santa Croce |
Regione | Lazio |
Provincia | Viterbo |
Comune | Nepi |
Indirizzo | Piazza dello Spedale, 12, 01036 Nepi VT |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 42.24269039077407, 12.351065091581944 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Edificio adibito al culto |
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Descrizione immagine | Vista della navata verso l'altare maggiore |
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Descrizione immagine | Fotografia dell'affresco nell'abside |
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Descrizione immagine | Immagine della cappella di destra |
Descrizione generale del bene | La chiesa di Santa Croce sorge nel centro storico di Nepi, in direzione nord-est e in prossimità dell'antica via Armerina, l'arteria stradale che attraversava orizzontalmente da nord a sud l'abitato. L'edificio è ad aula unica, coperta a tetto, con presbiterio a terminazione rettangolare e due grandi cappelle laterali sull'asse trasversale, di cui, quella di sinistra, è illuminata dal lanternino; tramite due passaggi voltati più stretti ai lati dell'altare maggiore si raggiunge l'ambiente della sacrestia posteriore con l'abside semicircolare. Dall'apertura alla fine della navata a sinistra, si accede all'altra sacrestia a pianta quadrangolare, di epoca più recente. La facciata intonacata è del tipo a capanna, con in asse il portale arcato e il sovrastante oculo semicircolare, entrambi incorniciati, e con la cornice orizzontale che separa dal frontone triangolare di imposta del tetto. Sul lato sinistro del fronte, si innalza il campanile a vela, forato da due archetti. Il prospetto laterale sulla piazza in elementi di tufo non presenta caratterizzazione, mentre quello posteriore è definito dalla sporgenza dell'abside ombreggiato da arcatelle disposte su mensole e cadenzate da paraste e semicolonne e ornato dal motivo “a denti di sega”. |
Presenza di elementi di pregio | All'interno, la sacrestia vecchia, ricavata nella parte finale dell'antica navata, ospita sul muro di fondo frammenti di affreschi e nell'abside il ciclo affrescato L'esaltazione della Vera Croce, attribuibile a un ignoto maestro dell'orbita tardomanierista romana. Nella sacrestia nuova, sul lato sinistro della navata, è presente l'affresco raffigurante la Crocifissione. Le cappelle poste sull'asse trasversale presentano un significativo apparato decorativo in stucco di epoca settecentesca. Nella facciata, sono inseriti due blocchi statuari in marmo bianco con capitelli decorati a foglie d'acanto di epoca alto medievale. Sul prospetto posteriore, l'abside è decorata con semicolonne su paraste con capitelli raffiguranti buoi e arieti, presentando affinità con la tradizione architettonica lombarda |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | No |
Tipo interesse | L'edificio risulta tutelato ai sensi dell'art. 134 co.1 lett b, 134 co.1 lett c, e art. 142 del D.Lgs. 42/2004. |
Interesse pubblico del bene | La chiesa di Santa Croce è un'architettura fortemente stratificata, che con il suo sistema di percorsi, le strutture e l'apparato decorativo offre un'importante documentazione del suo processo storico nel tempo. L'edificio infatti si è formato attraverso più fasi, a partire da quella romanica testimoniata dall'abside decorato da arcatelle e semicolonne su paraste, per poi attraversare quella cinquecentesca con la realizzazione degli affreschi, quella secentesca con lo spostamento dell'altare maggiore nella posizione attuale e quella settecentesca a cui si deve l'ampliamento della chiesa con l'innalzamento delle due cappelle laterali, ottenendo così l'impianto costituito dalla sovrapposizione del nuovo asse trasversale a quello originario longitudinale. |
Periodo di realizzazione | A partire dal XII secolo |
Funzione in passato | Già esistente prima del XII secolo, la chiesa nel Cinquecento è amministrata dalla Compagnia del Gonfalone ed è annessa all'oratorio e all'ospedale adiacenti. Nell'edificio il culto è stato celebrato fino agli anni '50 del XX secolo. Successivamente, la struttura è stata usata come deposito di materiale edile, per poi essere abbandonata completamente. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Il bene costituisce un interessante episodio di architettura romanica nell'area della Tuscia ed è ricordato anche per aver partecipato nel 1278 al pagamento delle decime per l'ultima Crociata. La chiesa inoltre documenta l'attività della Compagnia del Gonfalone a Nepi nel XVI secolo. |
Nome autore | AA.VV. |
Titolo | Guida d'Italia. Lazio |
Anno | 1981 |
Casa editrice | Touring Club Italiano |
Nome autore | Paola |
Cognome autore | Berardi |
Titolo | Santa Croce. La chiesa e i suoi affreschi |
Anno | 2014 |
In | “Acquaviva”, Bollettino Periodico Anno XVII N. 2 |
Nome autore | Massimo |
Cognome autore | Soldatelli |
Titolo | La chiesa di Santa Croce in Nepi. Relazione delle indagini storiche e metrologiche. Documenti d'archivio. |
Anno | 2017 |
Casa editrice | Edizioni Sant'Antonio |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/vir/vir/vir.html |
Sito/URL | http://www.massimosoldatelli.it/2017/01/19/santa-croce-nepi/ |
Sito/URL | https://www.fondoambiente.it/luoghi/chiesa-di-santa-croce-vt |
Sito/URL | https://www.ilnepesino.com/chiesa-di-santa-croce/ |
Sito/URL | https://www.museociviconepi.it/monumenti/la-chiesa-di-santa-croce |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Aspetti strutturali (mancanza di tetto), Superficiali (umidità), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | La chiesa versa in pessimo stato di conservazione, a causa dei gravi crolli che ha subito in corrispondenza del tetto. La prolungata assenza di copertura ha inficiato di conseguenza gli ambienti interni, esponendoli maggiormente all'azione degli agenti atmosferici. Le superfici presentano un diffuso degrado dell'intonaco, con problemi strutturali evidenziati da profonde crepe, anche in corrispondenza degli affreschi. Le superfici intonacate e gli stucchi delle cappelle settecentesche sono pure in avanzato stato di degrado, con ampie lacune, erosioni e infiltrazioni di umidità. |
Proprietà | Soggetto privato |
Tipologia soggetto privato | Ente ecclesiastico |
Funzione attuale del bene | In stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Non si riscontrano al momento progetti finalizzati al restauro del bene. |
Eventuali proposte di riutilizzo: | Non si riscontrano al momento proposte di riutilizzo del bene. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ raggiungibile da un sentiero? | No |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | No |
Indicazioni | L'edificio non è accessibile. L'esterno risulta recintato, mentre all'interno sono allestite delle impalcature nella zona in cui è avvenuto il crollo del tetto. |
E' aperto al pubblico? | No |
Altre note | arch. Gilberto De Giusti |
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Chiesa di Santa Croce
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