Autore segnalazione | La precedente segnalazione è avvenuta il 26/10/2018. |
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Data aggiornamento | 15/06/2021 |
Denominazione bene | Villa Lauro Lancellotti a Portici (NA) |
Regione | Campania |
Provincia | Napoli |
Comune | Portici |
Indirizzo | Corso Giuseppe Garibaldi, 229 |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 40.820137, 14.327489 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Villa |
Inserire immagine | ![]() |
Descrizione immagine | Villa Lauro Lancellotti: vista del prospetto principale |
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Descrizione immagine | Villa Lauro Lancellotti: vista del prospetto principale |
Descrizione generale del bene | La Villa Lauro Lancellotti, situata lungo Corso Garibaldi a Portici (NA), è una delle cosiddette ville vesuviane sorte in un territorio alle falde del Vesuvio compreso tra Napoli, San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano e Torre del Greco, conosciuta, per la bellezza delle sue costruzioni, come “Miglio D’Oro”. Tali residenze nobiliari, di cui a noi ne sono pervenuti circa 122 esempi, furono costruite a partire dal 1738, in seguito all’ inizio dell’edificazione della Reggia di Portici voluta da Carlo di Borbone La costruzione di questo particolare esempio di architettura residenziale settecentesca iniziò nel 1776 per volere di Scipione Lancellotti, il quale commissionò il progetto all’ architetto Pompeo Schiantarelli ed è stato residenza di questa famiglia fino agli anni ’90 del Novecento, quando fu definitivamente abbandonato. Da questo momento in poi inizia il suo lento ed inesorabile declino che ha portato, il 17 marzo 2011, al crollo di parte della copertura e di una porzione della facciata principale. Il progetto originale, costituito da due livelli, presentava un piano terra da cui si accedeva allo scalone che portava al piano superiore. Quest’ultimo era costituito da un grande ambiente centrale di rappresentanza, detto “Salone Cinese”, dai soggetti delle scene riportate negli affreschi che lo caratterizzano, su cui si aprivano due ali laterali contenenti le altre stanze dell’appartamento nobile All’esterno, il prospetto principale, ripartito in nove campate, era composto da una parte centrale sul cui piano terra, lavorato a bugnato, si aprivano tre portali di accesso. Quello principale, ad arco, era affiancato da due aperture rettangolari su cui si impostavano due medaglioni. Su questa composizione poggiavano quattro mensole che sorreggevano il balcone su cui si affacciavano tre porte finestre di cui, quella centrale, terminava con un timpano triangolare, mentre quelle laterali, con due nicchie. Ai due lati di questo corpo si collocavano, in maniera simmetrica, le altre sei campate scandite, al piano nobile, da finestre a timpano. La composizione terminava con un doppio ordine di paraste a bugnato che richiamavano quelle che incorniciavano le tre campate centrali. Il prospetto sul giardino era ancora più articolato e presentava una campata centrale composta da un portico posto in corrispondenza del portale principale di accesso su cui poggiava un balcone contenente un’edicola con terminazione a timpano che ricordava un tempietto di ordine ionico. Ai lati di questa composizione si impostavano due scaloni che, dal primo piano, conducevano direttamente al giardino. Oggi, l’edificio, soprattutto riguardo la scansione degli ambienti interni, appare fortemente rimaneggiato rispetto al progetto originale e l’esterno, a causa dei crolli e dell’avanzato stato di degrado, ha perso parte del suo apparato decorativo. In particolare, il già citato crollo del 2011, ha creato una profonda lacuna nelle campate centrali del prospetto su Corso Garibaldi, cancellando il secondo ordine del sopra descritto corpo centrale e alcune finestre. Inoltre, tutte le aperture risultano tamponate. Nel 2020, a protezione della pericolante facciata, è stato montato un ponteggio che chiude definitivamente la Villa alla vista dei passanti ma, allo stesso tempo, lascia aperta una speranza per l’avvio di un’operazione di restauro di questo prezioso esempio di villa tardo barocca. |
Presenza di elementi di pregio | Nonostante il crollo che ha provocato una profonda lacuna all'interno della facciata principale permangono ancora molti degli apparati decorativi che caratterizzano sia le facciate che l'interno dell'edificio. In particolare, sono ancora ben visibili, sul prospetto principale, i tre portali di ingresso lavorati a bugnato e i due medaglioni raffiguranti puttini che cavalcano dei delfini. Inoltre, le finestre del piano nobile appartenenti alle porzioni di parete non crollate mantengono ancora le loro cornici e le loro terminazioni a timpano, così come, ai due estremi della facciata, permangono le doppie paraste a bugnato del secondo ordine. All'interno rimangono ancora molti degli affreschi, con particolare riferimento a quelli del "Salone Cinese" sopravvissuti al crollo e che, nonostante i danni dovuti anche alla continua azione degli agenti atmosferici a cui sono sottoposti, rappresentano ancora un interessante esempio di arte decorativa di fine settecento. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | Il bene presenta un vincolo architettonico prescritto con specifiche "Dichiarazioni di interesse culturale" secondo quanto previsto dagli artt. 2, 3 e 21 della L. 1089/1939. Tali vincoli sono stati apposti con D.M. 06/09/1955 e D.M. 25/11/1967 e successivamente prescritti in Conservatoria con numeri 22736, 23213, 23212, 22735, 8768, 8767, 22734, 22738, 22737, 22740. |
Interesse pubblico del bene | Il bene, pur essendo da sempre una proprietà privata, è parte integrante della vita cittadina poiché, con il suo affaccio su Corso Garibaldi, caratterizza in maniera forte l'immagine di uno dei più importanti fronti su strada della città di Portici. Inoltre, è parte di un più ampio sistema di ville che caratterizzano un territorio molto vasto, che va da Napoli a Torre del Greco, il quale, per la bellezza dei suoi manufatti, è conosciuto come "Miglio d'Oro". Il crollo del suo fronte principale, quindi, non solo ha creato una profonda e vistosa lacuna sul Corso principale di Portici, ma anche all'interno di questo più ampio sistema di ville e palazzi nobiliari di stampo tardo barocco. |
Autore/i | Pompeo Schiantarelli |
Periodo di realizzazione | 1776 |
Funzione in passato | L'edificio nasce come residenza estiva nobiliare della famiglia Lancellotti e ha svolto questa sua funzione residenziale fino alla sua dismissione avvenuta agli inizi degli anni '90 del Novecento. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | La Villa si inserisce all'interno di quelle architetture di stampo tardo barocco che furono costruite alla falde del Vesuvio in seguito all'impulso dato dall'edificazione della Reggia di Portici ad opera di Carlo di Borbone. |
Nome autore | Nadia |
Cognome autore | De Lutio |
Titolo | Il Salone Cinese di Villa Lauro Lancellotti: storia, testimonianze fotografiche e carte d'archivio |
Anno | 2014 |
Casa editrice | Arte Tipografica-Napoli |
Codice ISBN | 0027-7835 |
In | Napoli Nobilissima: rivista di arti, filologia e storia |
Sito/URL | https://www.academia.edu/ |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/ |
Sito/URL | http://rete.comuni-italiani.it/ |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Aspetti strutturali (mancanza di tetto), Superficiali (umidità), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | Il bene presenta un pessimo stato di conservazione dovuto alla mancanza di interventi di manutenzione e restauro che ha portato a forti problemi non solo a livello di degrado delle superfici, ma anche a livello strutturale. Infatti, a causa del persistere di questo dissesto statico e delle infiltrazioni parte della facciata principale è crollata portando via una porzione della copertura. Pertanto, il salone centrale è oggi costantemente soggetto all'azione degli agenti atmosferici. Oltre a questo si manifesta una diffusa umidità e la mancanza di porzioni di intonaco e degli apparati decorativi in stucco. |
Proprietà | Soggetto privato |
Tipologia soggetto privato | Privato cittadino |
Funzione attuale del bene | Il bene è in stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Attualmente non si riscontra la presenza di progetti finalizzati al restauro del bene. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | No |
Indicazioni | Il bene è raggiungibile dal Lungo Mare di Napoli seguendo la Via Reggia di Portici che, dal capoluogo, attraversa San Giovanni a Teduccio e Marianella e arriva direttamente al Comune di Portici assumendo la denominazione di Corso Giuseppe Garibaldi. In particolare, la Villa si trova proprio lungo questa strada, al numero 229. |
E' aperto al pubblico? | No |
Annotazioni aggiuntive scheda | La scheda prende avvio da una precedente segnalazione che risulta ancora in fase di validazione. |
Altre note | arch. Angela Lato |
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Villa Lauro Lancellotti a Portici (NA)
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