Negli ultimi dieci anni ‘Italia Nostra’ Umbria ha parlato tante volte di energia idroelettrica, segnalando la grave anomalia di un sistema energetico che arricchiva senza limiti le multinazionali, trattando con stile coloniale le comunità locali, depredate di opportunità economiche e sociali.
Bilanci alla mano, dalle centrali di Terni i concessionari Endesa/EON/ERG hanno infatti guadagnato e investito altrove oltre un miliardo e mezzo di euro in 15 anni, senza che Regione Umbria, Comuni del bacino idrografico, famiglie e imprese abbiano tratto benefici minimi.
In ultimo è intervenuta la RAI che, in un recente servizio nazionale, ha messo a confronto la non-gestione umbra, fin qui dominata dalle multinazionali, rispetto a quella della Valle d’Aosta, diretta efficacemente da una società elettrica regionale, con vantaggi per tutti, dalle bollette al resto.
In seguito, poi, i servizi della TgR e di alcune testate tradizionali e on line hanno rilanciato i danni dello sfruttamento intensivo dell’idroenergia, con il clamoroso dissesto idrogeologico di Piediluco, pericoloso, dispendioso, irrisolto da decenni, senza dimenticare la vexata quaestio delle Cascate delle Marmore, sito naturalistico mondiale aperto ‘a ore’.
Anche alla luce degli aggiornamenti normativi in merito, nazionali e regionali, ‘Italia Nostra’ intende dare nuovamente il suo contributo, ricordando come l’Umbria, un secolo dopo la costruzione delle centrali, potrebbe finalmente appropriarsi di una rendita enorme, pari al momento a circa € 200 milioni/anno, perseguendo così precipue finalità pubbliche.
L’appuntamento con la stampa è per sabato mattina 26 novembre, ore 10.30, a Terni, Via Galvani, 11b, presso ‘Spazio Bloom’.
avv. Marco Sansoni
‘Italia Nostra’ Umbria
Per la rassegna stampa:
Articolo sul Corriere dell’Umbria
Servizio del Tgr Rai Umbria
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