Area Start Ascoli Piceno: Italia Nostra scrive agli enti competenti e propone una “cabina di regia” per decidere del futuro assetto territoriale della città.
Di seguito la missiva.
Al Dott. Marco Fioravanti
Sindaco di Ascoli Piceno
All’Arch. Anna Casini
Vice Pres. Regione Marche- Ancona
Al Chiar.mo Prof. Giuseppe Losco
Direttore Scuola Architettura e Design di Ascoli Piceno- Università di Camerino
Alla Dott.ssa Ebe Giacometti
Presidente Italia Nostra- Roma
Al Dott. Maurizio Sebastiani
Pres. Cons. Reg. Marche di Italia Nostra- Ancona
Alle Associazioni Culturali e di Tutela –Ascoli Piceno
Agli Ordini Professionali – Ascoli Piceno
Agli Iscritti e Simpatizzanti di Italia Nostra
Agli Organi d’informazione
La vendita dei depositi della Start in Viale Indipendenza.
La vendita andata a buon fine degli ex depositi di Viale Indipendenza ha risolto, è sperabile, i problemi finanziari della Start che così potrà magari incrementare e migliorare i collegamenti di Ascoli con la capitale, l’aeroporto di Fiumicino, il Tirreno. Naturalmente non possiamo non complimentarci per il successo di questa vendita. Persiste invece la nostra perplessità sull’uso che verrà fatto dell’area dove insistono i depositi della Start. Infatti, oltre alla costruzione di appartamenti e di locali destinati al commercio e agli uffici, non si è pensato due volte alla prevista realizzazione di un altro Centro Commerciale, come se quelli già esistenti nel territorio non fossero sufficienti.
Ora, a parte l’incremento del volume di traffico, che la realizzazione di nuovi edifici comporterà per una zona cittadina già in condizione di sofferenza sia per la limitata presenza di sedi stradali adeguate , sia per la ridotta estensione delle aree destinate al parcheggio delle auto, l’aspetto più inquietante della vicenda è rappresentato dal fatto che la presenza di questi nuovi servizi e della nuove costruzioni, a breve distanza tra l’altro dal Centro Storico, comporterà una ulteriore devitalizzazione dell’area centrale della città, un’ ulteriore chiusura di esercizi commerciali, un ulteriore abbandono di case di civile abitazione, insomma un colpo forse definitivo alla funzione vitale della parte più pregiata della città, quella che ne giustifica l’esistenza e ne conserva la memoria e l’immagine.
Quello che è strano è il fatto che si persista nella scelta di una politica di gestione dell’uso del territorio che non tenga conto delle reali esigenze e della complessità delle problematiche urbanistiche e della esigenza di prevedere nella effettuazione di queste scelte gli effetti che queste producono sull’equilibrio complessivo del sistema urbano. Quindi nuovi centri commerciali, nuove abitazioni, nuovi uffici costi quello che costi, senza pensare alle conseguenze che queste scelte determineranno sulla vita e sulla funzione della città.
Mai invece che si sia pensato a dotare un quartiere, come quello di Porta Maggiore, di uno spazio per la fornitura di luoghi di aggregazione, un piazza facilmente fruibile, un’area verde degna di questo nome, un locale per lo svolgimento di attività culturali,un cine-teatro, una libreria, una biblioteca.
Niente di tutto ciò: non si va oltre il centro commerciale, le abitazioni, gli uffici.
D’altra parte è ciò che si prevede in buona parte per l’ex Area Carbon.
Riteniamo che su queste problematiche, sul destino complessivo della città ed in particolare di ciò che vogliamo diventi il Centro Storico si debba aprire un ampio dibattito tra tutte le Associazioni Culturali e di tutela, gli Ordini Professionali, le forze politiche, gli enti culturali, la Scuola di Architettura per individuare le soluzioni intelligenti, produttive, responsabili e aperte alle sollecitazioni di un mondo che non potrà più essere quello di prima ma dovrà essere capace di favorire una nuova forma di socialità, di rispetto dell’ambiente, di tutela dei soggetti più deboli, di fornitura di servizi per migliorare e favorire la conoscenza, la creatività, la produzione di cultura, la creazione di nuove forme di solide occupazioni.
La Sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno
Il Presidente
Gaetano Rinaldi