Italia Nostra

Data: 3 Luglio 2020

Area Start Ascoli Piceno: Italia Nostra propone una “cabina di regia” per decidere del futuro assetto territoriale della città

Area Start Ascoli Piceno: Italia Nostra scrive agli enti competenti e propone una “cabina di regia” per decidere del futuro assetto territoriale della città.

Di seguito la missiva.

 

 

Al Dott. Marco Fioravanti

Sindaco di Ascoli Piceno

All’Arch. Anna Casini

Vice Pres. Regione Marche- Ancona

Al Chiar.mo Prof. Giuseppe Losco

Direttore Scuola Architettura e Design di Ascoli Piceno- Università di Camerino

Alla Dott.ssa Ebe Giacometti

Presidente Italia Nostra- Roma

Al Dott. Maurizio Sebastiani

Pres. Cons. Reg. Marche di Italia Nostra- Ancona

 Alle Associazioni Culturali e di Tutela –Ascoli Piceno

Agli Ordini Professionali – Ascoli Piceno

Agli Iscritti e Simpatizzanti di Italia Nostra

Agli Organi d’informazione

La vendita dei depositi della Start in Viale Indipendenza.

La vendita  andata a buon fine degli ex depositi di Viale Indipendenza ha risolto, è sperabile, i problemi finanziari della Start che così potrà magari incrementare  e migliorare i collegamenti di Ascoli con la capitale, l’aeroporto di Fiumicino,  il Tirreno. Naturalmente non  possiamo non complimentarci per  il  successo di questa  vendita. Persiste invece la nostra perplessità sull’uso che verrà fatto dell’area dove insistono  i depositi della Start. Infatti, oltre alla costruzione di appartamenti e di locali destinati al commercio e  agli uffici, non si è pensato due volte alla prevista realizzazione di un altro Centro Commerciale, come se quelli già esistenti nel territorio non fossero sufficienti.

Ora, a parte l’incremento del volume di traffico, che la realizzazione di nuovi edifici comporterà per una zona cittadina già in condizione di sofferenza sia per  la limitata presenza di sedi stradali adeguate , sia per la ridotta estensione delle aree destinate al parcheggio delle auto, l’aspetto più inquietante della vicenda è rappresentato dal fatto che la presenza di questi nuovi servizi e della nuove costruzioni, a breve distanza tra l’altro dal Centro Storico, comporterà una ulteriore devitalizzazione  dell’area centrale della città, un’ ulteriore chiusura di esercizi commerciali, un ulteriore abbandono di case di civile abitazione, insomma un colpo forse definitivo alla funzione vitale della parte più pregiata della città, quella che ne giustifica l’esistenza e ne conserva la memoria e l’immagine.

Quello che è strano è il fatto che si persista nella scelta di una politica di gestione dell’uso del territorio che non tenga conto delle reali esigenze e della complessità delle problematiche urbanistiche e  della esigenza di prevedere nella effettuazione di queste  scelte gli effetti che  queste producono sull’equilibrio complessivo del sistema urbano. Quindi nuovi centri commerciali, nuove abitazioni, nuovi uffici costi quello che costi, senza pensare alle conseguenze che queste scelte determineranno sulla vita e sulla funzione della città.

 Mai invece che si sia pensato a dotare un quartiere, come quello di Porta Maggiore, di  uno spazio per  la fornitura di  luoghi di aggregazione, un piazza  facilmente fruibile, un’area verde degna di questo nome, un locale per lo svolgimento di attività culturali,un cine-teatro, una libreria, una biblioteca.

Niente di tutto ciò: non si va oltre il centro commerciale, le abitazioni, gli uffici.

D’altra parte è ciò che si prevede in buona parte per l’ex Area Carbon.

Riteniamo che su queste problematiche, sul destino complessivo della città ed in particolare di ciò che vogliamo diventi il Centro Storico si debba aprire un ampio dibattito tra tutte le Associazioni Culturali e di tutela, gli Ordini Professionali, le forze politiche, gli enti culturali, la Scuola di Architettura per individuare le soluzioni intelligenti, produttive, responsabili  e aperte alle sollecitazioni di un mondo che non potrà più essere quello di prima ma dovrà essere capace di favorire una nuova forma di socialità, di rispetto dell’ambiente, di tutela dei soggetti più deboli, di fornitura di servizi per migliorare e favorire la conoscenza, la creatività, la produzione di cultura, la creazione di  nuove forme di solide occupazioni.   

              La Sezione Italia Nostra di Ascoli Piceno

      Il Presidente

       Gaetano Rinaldi 

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