Italia Nostra

Data: 29 Gennaio 2016

Il 29 gennaio 1906 nasceva Luigi Magnani, fondatore di Italia Nostra

Luigi Magnani è stato uno dei più grandi intellettuali del Novecento: musicologo, saggista, critico d’arte e grande collezionista, nel 1955 ha fondato Italia Nostra e nel 1977 ha costituito la Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo.

Si è dedicato alla tutela del patrimonio storico artistico nei modi più vari, con studi, ricerche, conferenze, pubblicazione di libri e saggi, ma certamente il modo più “spettacolare” è stato la creazione della preziosa collezione di opere d’arte oggi visitabile nella sua Villa di Mamiano e che, con un enorme gesto di generosità, ha messo a disposizione di tutti rendendola visitabile (invitiamo tutti a visitare la sua Villa dei Capolavori – #FondazioneMagnaniRocca www.magnanirocca.it). Tra i capolavori troviamo opere di Tiziano, Rubens, Goya, Gentile da Fabriano, Dürer, e, tra i contemporanei, Monet, Renoir, Cézanne, sino a de Chirico, de Pisis, Burri e  Morandi (ben 50 opere).

Amico di artisti come Giorgio Morandi, Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, l’arte, la musica e la letteratura, ma soprattutto l’accostamento tra le varie forme d’arte per rivelarne le reciproche affinità e influenze,lo hanno appassionato per tutta la vita.

“Luigi Magnani Rocca assumeva ed esercitava quei due aspetti della sua persona, di esteta e di storico, anche nei confronti della natura, intesa come l’ambiente da cui siamo circondati e in cui viviamo, naturale, domestico e urbano; e che questa è la ragione dell’essere egli stato uno dei fondatori di Italia Nostra. Poiché le ferite e le deturpazioni fatte al paesaggio e alle opere erano un oltraggio agli oggetti stessi dell’estetica e della storia; quindi paesaggio e opere dovevano essere in ogni modo e con ogni sforzo protetti, custoditi, salvati” (da “Ricordo di Luigi Magnani Rocca” di Roberto Tassi, dal Bollettino di Italia Nostra n. 231 del 1985).

Alcuni cenni biografici:

Nasce a Reggio Emilia il 29 gennaio 1906 da Giuseppe Magnani, un imprenditore agricolo e titolare di un’industria casearia, ed Eugenia Rocca, di una nobile famiglia della Liguria.

Nel 1927, ancora studente universitario, gli viene conferito il premio “Campanini” della Regia Deputazione di Storia Patria per la memoria presentata su Gerolamo Toschi e l’Accademia Romana di Filosofia Naturale.

Nel 1929 si laurea in Lettere Moderne con una tesi in storia dell’arte sullo scultore modenese del Cinquecento Antonio Begarelli e nel 1938 si abilita alla docenza in storia dell’arte medioevale e moderna. Insegnerà storia delle arti decorative del manoscritto e del libro all’Università “La Sapienza” di Roma e storia della musica all’Università di Lecce.

Oltre alla storia dell’arte, la grande passione di Magnani è certamente la musica; uno dei suoi maestri fu Alfredo Casella. Per alcuni anni si dedica alla composizione (si ricordano ad es. Pavane, I Canti di Michelangelo, I Cori della Passione).

Nel 1950 diviene presidente dell’Associazione Italo-Francese Parma e organizza un Comitato per la commemorazione di Stendhal. Nel 1952 l’Accademia di Belle Arti di Parma lo nomina Accademico d’Onore per i suoi “riconosciuti meriti”.

Nel 1955 fonda Italia Nostra, della quale sarà anche consigliere nazionale dal 1957 al 1959.

Nel 1962 entra a far parte della Pontificia Accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon di Roma e pubblica “I quaderni di conversazione di Beethoven”, contributo tra i più importanti per l’approfondimento dei taccuini redatti da Beethoven ormai quasi diventato sordo.

Nel 1964 cura per la Rai una serie di trasmissioni nel quarto centenario della morte di Michelangelo.

Nel 1972 vince il Premio selezione Campiello col romanzo Il nipote di Beethoven.

Nel 1977 costituisce giuridicamente la Fondazione Magnani Rocca, per ricordare i genitori.

Nel 1979 gli viene conferito il premio mondiale “Targa d’oro per l’Ecologia”.

Nel 1981 viene insignito del premio Otto/Novecento di critica letteraria per la sezione “Edito”.

Nel 1982 esce Il mio Morandi, opera che testimonia l’amicizia fra i due personaggi e ne raccoglie la corrispondenza.

Luigi Magnani muore nella villa di Mamiano il 15 novembre 1984.

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* Foto da www.magnanirocca.it – Intervista a Luigi Magnani di Carlo Bertelli da “Il Giornale dell’Arte”, settembre 1984

 

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