Il 4 marzo 1903 nasceva a Napoli Filippo Caracciolo, Duca di Melito e Principe di Castagneto, uomo politico, letterato, grande antifascista, Presidente Nazionale di Italia Nostra dal 1963 al 1965 e dell’Automobile Club Italia – ACI dal 1951 al 1965.
“Non era un uomo impetuoso, non davvero; perfino nella calma, nella pacatezza con cui presiedeva nelle nostre riunioni, si differenziava dal suo predecessore (Umberto Zanotti Bianco, ndr.); l’altro impaziente, spesso, per non dire brusco, ansioso com’era di arrivare presto e comunque allo scopo che si era prefisso, e lui sempre gentile, viceversa, affabile, prudente, preoccupato che ogni decisione riflettesse nei limiti del possibile tutti i punti di vista. Oggi, in ogni caso, possiamo ben dire che se Italia Nostra, da movimento d’opinione incentrato sul prestigio e sull’autorità di una personalità di eccezione ‒ quale fu Umberto Zanotti Bianco ‒ è diventata in pochi anni l’articolato organismo di cui disponiamo, di ciò va dato merito soprattutto a Filippo Caracciolo, alla sua tenacia, alla sua pazienza di antico, esperimentato organizzatore di correnti generose e insubordinate, alla sua disperazione così misteriosamente intrisa di speranza” (dal ricordo di Giorgio Bassani pubblicato sul Bollettino n. 45 del 1965).
Alcuni cenni biografici:
Si laurea in Scienze Economiche e Commerciali e nel 1934 entra al Ministero degli Affari Esteri, ricoprendo incarichi diplomatici in Turchia, in Svizzera ed a Strasburgo.
Nel 1944 viene eletto segretario della giunta esecutiva dei Comitati di Liberazione, assume la carica di sottosegretario agli Interni nel secondo governo Badoglio.
Nel 1944 è eletto anche Commissario Straordinario dell’ACI e ne sarà Presidente dal 1951 al 1965.
A cavallo del dopoguerra viene nominatosegretariodel Partito d’Azione.
Dal 1949 al 1954 è segretario generale aggiunto delConsiglio d’Europa.
Nel 1963 viene eletto Presidente Nazionale di Italia Nostra, carica che ricopre fino alla scomparsa (16 luglio 1965).
Svolge un’intensa attività pubblicistica e letteraria; tra le sue opere si segnalano I canti di ognuno, Il passaggio d’Irene, I trionfi, Il vivaio e Diario di Napoli 1943-1945.
È stato anche Presidente della FIA (Federation Internationale de l’Automobile), vicepresidente dell’Organizzazione del Turismo e dell’Automobile (OTA), consigliere ANFIA e presidente o consigliere di numerosi altri enti, tra cui SARA Assicurazioni, L’Editrice dell’Automobile, Cofige, Sicreo, Sacop, direttore della rivista sociale dell’ACI dal 1948 al 1950.
Sotto la sua Presidenza all’ACI è stato intrapreso un percorso educativo per la sicurezza stradale (per cui ha ricevuto dal Ministero della Pubblica Istruzione la medaglia d’oro di benemerito della scuola e della cultura), ha ideato e reso operativo il soccorso stradale Aci che tutt’oggi fornisce assistenza alle persone prima ancora che ai veicoli.
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* Foto dal Bollettino n. 430 del 2007 – Frase di Filippo Caracciolo dal Bollettino n. 34 del 1963