Il MiBACT conferma: emendamento Lega sulla Verifica preventiva dell’Interesse archeologico è sbagliato
Dopo aver prontamente denunciato un maldestro tentativo della Lega di minare le concrete possibilità (già ostacolate in tanti modi) di esercitare nel nostro Paese la tutela archeologica e di impedire ulteriori scempi del territorio, Italia Nostra incassa con piacere la conferma delle proprie perplessità da parte del MiBACT.
L’emendamento n. 13.183 sulla Verifica preventiva dell’Interesse archeologico, presentato tra gli altri dagli On. Massimo Garavaglia e Claudio Borghi, introdurrebbe nell’art. 25 del D.Lgs. 50/2016 un comma 1 bis che ne stravolgerebbe totalmente il senso, prevedendo fino a tutto il 2025, che tale verifica preventiva sia resa necessaria solo per le aree soggette a tutela negli strumenti urbanistici. In ogni altro comparto diverrebbe sufficiente l’autocertificazione da parte di un progettista abilitato.
La Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MiBACT scrive infatti che: “Si ritiene che la proposta di emendamento si ponga in contraddizione con l’Art. 28 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio e con la Convenzione Europea per la Protezione del Patrimonio Archeologico firmata a La Valletta […] e che la nuova formulazione non possa portare, come auspicato dai proponenti, a uno snellimento delle procedure amministrative, ma al contrario a un aggravio di tempi e di costi nella realizzazione dei lavori infrastrutturali.”
ITALIA NOSTRA