Italia Nostra

Data: 2 Luglio 2020

Intervista a Sneška Quaedvlieg-Mihailović, Segretario Generale di Europa Nostra

Sneška Quaedvlieg-Mihailović è Segretario Generale di Europa Nostra (dal 2000), la voce della società civile impegnata nella salvaguardia e nella promozione del patrimonio culturale e naturale europeo.

Laureata in diritto internazionale a Belgrado (Serbia) e in diritto e politica europea a Nancy (Francia) lavora a stretto contatto con le istituzioni dell’UE, il Consiglio d’Europa, l’ONU, l’UNESCO e altri organismi internazionali ed europei, governativi e nongoverativi, in materia di patrimonio. Fondatrice e coordinatrice dell’ European Heritage Alliance (link) é stata anche promotrice dell’Anno europeo del patrimonio culturale (link).

Twitter @SneskaEN

© Felix Quaedvlieg for Europa Nostra

1) Quando è nato il Premio Europeo del Patrimonio/ Europa Nostra Award e come si è evoluto nel corso dei questi anni?

Il Premio Europeo del Patrimonio/ Europa Nostra Award nasce nel 1978, 15 anni dopo la fondazione di Europa Nostra, la Voce Europea della Società Civile Impegnata per il Patrimonio Culturale. Istituito come “Europa Nostra Award” con l’obiettivo di premiare i migliori interventi di conservazione del Patrimonio Culturale in Europa, dal 2002 si avvale della preziosa partnership con la Commissione Europea e cambia ufficialmente il nome in Premio Europeo del Patrimonio/ Europa Nostra Award. Nel corso degli anni sono state aggiunte tre ulteriori categorie di premiazione: ricerca e contributi esemplari (dal 2002) e istruzione, formazione e sensibilizzazione (dal 2008). Ad oggi il Premio é considerato la piú alta onorificenza nel settore o come piace tanto a me definirli, il Nobel del Patrimonio Culturale. Confido che a partire dall’edizione 2022 (a condizione che il nostro partenariato con la Commissione europea verrá rinnovato per altri 4 anni), ci sia un’ulteriore evoluzione sia nella struttura che nelle categorie del Premio, volta a rispecchiare il ruolo vitale della cultura, del patrimonio culturale e dei vari protagonisti nello sviluppo sostenibile della società in Europa. Vi terremo aggiornati!

2) Quanti sono stati i candidati per l’ultima edizione del Premio? Come sono ripartiti per sezione?

Il numero dei progetti presentati varia di anno in anno ma solitamente le categorie Conservazione e Istruzione, Formazione e Sensibilizzazione restano, in egual misura, le più popolari. Per l’edizione 2020 abbiamo ricevuto 118 candidature da 30 paesi diversi, Italia compresa. Penso che dal 1978 non ci sia mai stato un anno senza candidature italiane. Il numero di ottime candidature italiane è diventato eccezionalmente alto negli ultimi 5 anni. Di conseguenza, l’Italia figura ogni anno tra i Paesi con il maggior numero di premi. Questo riflette l’alto livello di eccellenza del patrimonio del vostro Paese. Approfitto anche per ricordare che il bando per l’edizione del Premio 2021 è aperto fino al 1 Ottobre 2020, data di scadenza per l’invio dei progetti. Tutte le informazioni si trovano sul sito dedicato http://www.europeanheritageawards.eu.

3) Che tipo di organizzazioni hanno inviato proposte?

Uno degli aspetti che apprezzo maggiormente del Premio é la grandissima varietà di progetti esemplari presentati non solo da Ministeri della Cultura, ONG nazionali e locali, studi di architettura, università e istituti di ricerca ma anche da gruppi di volontari e singoli individui. Inoltre, non essendoci alcuna pre- selezione a livello nazionale come nel caso di altri premi europei, il bando è davvero aperto a tutti!

4) Ci sono analogie tra Paesi nelle proposte, nelle tecniche e nelle soluzioni per la conservazione e valorizzazione di beni culturali candidate al premio?

Ci sono molte analogie ma anche molta diversitá. Questo é anche quello che le quattro giurie di esperti internazionali che ogni anno studiano, analizzano e selezionano con grandissima attenzione e dedizione i vincitori del Premio. Quello che ho notato da un punto vista meno tecnico ma comunque degno di nota, é il ruolo sempre più importante delle comunità non soltanto come meri fruitori finali ma anche come attori coinvolti, in modalità differenti, nell’ideazione e nella realizzazione dei progetti.

Ma il vero fil rouge che accomuna tutte le candidature é l’orgoglio e la volontà di chi presenta le candidature di condividere e scambiare buone pratiche oltre alla consapevolezza di contribuire a valorizzare l’”Unità nella diversità” sul piano culturale dell’Europa.

5) Può spiegare quali sono i rapporti tra la Commissione Europea e Europa Nostra nell’organizzazione del Premio?

Con la Commissione Europea c’è uno stretto rapporto di collaborazione nell’organizzazione dei Premi Europei del Patrimonio Culturale/ Europa Nostra Awards dal 2002, anno in cui Europa Nostra èstata selezionata per gestire e coordinare un Premio comune (dal 1978 fino a quel momento avevamo gestito il nostro Europa Nostra Awards). Insieme ai Premi Europei per l’Architettura Contemporanea – MIES VAN DER ROHE AWARD, quelli per la musica contemporanea e popolare Music Moves Europe Talent Awards ed i Premi Europei della letteratura per gli autori contemporanei emergenti in Europa, i Premi Europei del Patrimonio Culturale/ Europa Nostra Awards rientrano infatti tra i 4 premi europei sostenuti dal Programma Europa Creativa dell’Unione Europea volti a promuovere la diversità culturale e il dialogo, la cultura come catalizzatore della creatività e dell’innovazione e la cultura come parte delle relazioni internazionali dell’UE.

6) Quest’anno lancerete due nuovi premi legati al progetto Horizon 2020 ILUCIDARE. Può spiegare in cosa consiste ILUCIDARE?

ILUCIDARE 1 è un progetto europeo triennale (2019-2021), di cui Europa Nostra fa parte, insieme a altri otto partner europei ed internazionali, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio culturale come risorsa per l’innovazione e la cooperazione internazionale.

Il progetto consiste in diverse attività: mappare buone pratiche, strategie e strumenti di innovazione e cooperazione internazionale fondate sul patrimonio culturale; condividere conoscenze con operatori del patrimonio a livello globale attraverso attività di formazione e di capacity building; creare e attivare una comunità internazionale di professionali e innovatori del patrimonio attraverso attività fisiche e virtuali, compresi i Premi Speciali ILUCIDARE.

I Premi Speciali ILUCIDARE mirano a identificare e promuovere le migliori pratiche nell’ambito dell’innovazione, intesa in senso ampio come innovazione sociale, tecnica, di governance etc., e delle relazioni internazionali fondate sul patrimonio, nonché a sostenere e valorizzare i loro risultati eccezionali.

I sei progetti finalisti dei Premi Speciali ILUCIDARE 2020 sono stati annunciati il 28 Maggio scorso (link), ma per scoprire i due vincitori bisognerà aspettare ancora qualche mese, fino all’Autunno. Se desiderate scoprirli, seguiteci sui nostri canali social!

7) In un momento particolarmente delicato, in cui le chiusure e il distanziamento sociale mettono seriamente in discussione le modalità tradizionali di fruizione dei Musei, la Commissione Europea e Europa Nostra hanno voluto premiare il Museo Egizio di Torino per la digitalizzazione della sua collezione di Papiri. Europa Nostra pensa che questo modello possa essere replicabile e sostenibile economicamente anche in altri Musei? 8) Se sì, in che modo?

Il Turin Papyrus Online Platform (TPOP), lanciato nel Settembre 2019, é un database che, utilizzando strumenti informatici e digitali, rende la collezione papirologica torinese accessibile oltre i confini geografici e disciplinari. Sebbene abbia un contenuto unico al mondo e di grandissimo valore, quello che potrebbe essere replicato da altri musei è la volontà dimostrata con questo progetto dal Museo Egizio di promuovere la ricerca ai massimi livelli, con progetti di ricerca collaborativa condotti dai propri curatori, da singoli ricercatori e team di studiosi di lunga data o di recente formazione. Essendo una piattaforma ‘multiutente’, infatti, il TPOP permette ad egittologi, storici e studiosi di lavorare in modo collaborativo sul materiale da più Paesi e fornire dati liberamente.

In questi tempi cosí difficili, i vincitori del Premio, con il loro impegno incessante e con la forza del loro esempio, sono una vera ispirazione per tutti noi. Le loro storie di successo che raccontano come le avversità possano essere superate, sono dei veri messaggi di speranza. Questo vale anche per un altro Premio italiano di quest’anno conferito al restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio: un contributo alla rinascita dell’intera città dell’Aquila nel quale il senso profondo di spiritualità e la partecipazione della comunità al progetto devono essere considerati come parte integrante dell’impresa.

Molti dei vincitori sono anche citati nell’Agorà di Europa Nostra (link), una piattaforma virtuale volta a condividere e promuovere le migliori pratiche digitali relative alla cultura e al patrimonio culturale di tutta Europa e del mondo. Nata lo scorso Marzo, Agora ha voluto essere una risposta – semplice ma efficace – di Europa Nostra alla sfida senza precedenti causata dalla pandemia Covid – 19 e un invito ai cittadini, alle organizzazioni della società civile e ai tanti operatori culturali (del patrimonio) a connettersi, interagire e imparare gli uni dagli altri.

9) In Italia così come in Europa non ci sono solo buone pratiche ma purtroppo anche molti siti in pericolo che rischiano di essere persi per sempre. Europa Nostra è impegnata anche su questo fronte?

Assolutamente sí e lo facciamo principalmente attraverso il programma i ‘7 siti piú a rischio’ con la preziosissima collaborazione dell’Istituto della Banca Europea per gli Investimenti e con il sostegno del programma Europa Creativa dell’Unione Europea. Lanciato nel 2013, e da quest’anno con cadenza annuale, il programma seleziona tra tutte le candidature ricevute, una lista dei 7 siti del patrimonio culturale in Europa che purtroppo che si trovano ad affrontare diversi tipi di gravi minacce e rischiano discomparire. L’obiettivo principale del Programma é quello di mobilitare partner pubblici e privati a livello locale, nazionale ed europeo per trovare un futuro sostenibile per quei siti che raccontano una storia europea che fa parte della nostra cultura.

A nome di Europa Nostra desidero inviare un forte messaggio di solidarietà e di ringraziamento alle comunità locali e agli attivisti che stanno combattendo instancabilmente in prima linea per preservare le loro gemme culturali più preziose. Cito ad esempio il Castello di Sammezzano, in Toscana, incluso nella lista dei 7 siti più a rischio 2020. Mi auguro che in futuro figuri tra i casi di successo grazie al nostro programma e, soprattutto, grazie a un impegno costante e comune da parte di tutti. La storia ci ha insegnato che il restauro, la ricostruzione e la messa in sicurezza e la promozione del nostro patrimonio culturale può essere un vero e proprio atto di rinascita sociale e economica dopo un evento traumatico come la grave crisi di oggi.

1 Acronimo di International network for Leveraging sUccessful Cultural heritage Innovations and Diplomacy, cApacity building and awaREness raising

 

 

 

 

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