Italia Nostra

Data: 6 Marzo 2020

Italia Nostra Roma a fianco dei cittadini sul progetto di rifacimento della stazione Tiburtina

Italia Nostra Roma ha preso atto del progetto di iniziativa popolare e delle vicende relative il piazzale della Stazione Tiburtina di Roma, dove sono in corso i lavori di demolizione della (ex) strada sopraelevata della Circumvallazione Tiburtino-Salaria, oggi in disuso per l’apertura, in sua sostituzione, del nuovo tratto interrato sottostante il fascio ferroviario. L’area in questione riguarda la sistemazione generale di un’ampia fascia urbana, compresa tra via dei Monti Tiburtini e via Tiburtina, prospiciente la stazione ferroviaria omonima. In un recente incontro tenutosi nella sede di Italia Nostra Roma con l’Associazione Rinascita Tiburtina e l’arch. E.Pellegrini dello Studio AUP sono stati illustrati il progetto di iniziativa popolare, proposto al Comune ma non approvato (sebbene nessun formale diniego sia stato pronunciato) ed il progetto del Comune, approvato in Giunta lo scorso 20 dicembre.

Va preliminarmente detto che l’area su cui verte la trasformazione urbana è uno snodo nevralgico per la mobilità urbana di Roma in quanto oggi è costituito dall’attuale “passante” della linea Alta Velocità ferroviaria ed è anche stazione (internazionale) di Autolinee di bus con movimentazione di circa 8 milioni di passeggeri l’anno. La demolizione in atto della circumvallazione sopraelevata ad alto scorrimento costituisce quindi un elemento importantissimo di riqualificazione di questa area cittadina ed un’opportunità di decongestionamento automobilistico e di miglioramento ambientale. Il Gruppo di lavoro di Italia Nostra Roma “Periferie” in sintesi esprime le seguenti considerazioni su entrambi i progetti dell’area (proposta cittadina e progetto del Comune). Il progetto di iniziativa popolare, presentato dalle Associazioni Rinascita Tiburtina, Comitato Cittadini Stazione Tiburtina, Cittadinanzattiva Nomentano , Vento di Cambiamento Fenix degli arch.Pellegrini e Giannuzzi, che ha visto la formale adesione di 8000 cittadini, si considera di alto valore urbanistico. Prevede il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi primari quali:

– la pedonalizzazione, con eliminazione di traffico veicolare, di un ampio percorso antistante l’uscita della stazione ferroviaria (e metropolitana) che si estende fino al quartiere “Città del Sole”

-il mantenimento con ampia integrazione degli attuali alberi

– la ristrutturazione della stazione di autobus (che potrebbe avvenire in “progetto di finanza”, con separazione dei flussi su gomma (lato nuova circumvallazione) da quelli pedonali (lato nuova piazza);

– un forte impulso ad una nuova vivibilità del quartiere, riqualificato e sgombro da automobili, che si otterrebbe senza sostanziali problematiche ed a costi sensibilmente contenuti.

Circa il progetto del Comune, in variante anch’esso allo strumento urbanistico, risulterebbe invece incentrato sulla conferma di una viabilità stradale che viene semplicemente spostata dalla quota al suolo, riproposta quindi nuovamente in luogo della sopraelevata demolita. Nel progetto, che somiglia maggiormente ad un potenziamento della viabilità esistente, sono previsti l’eliminazione delle attuali specie arboree di alto fusto, sostituite da giovani nuove piante. Vengono riproposti i capolinea degli autobus cittadini lungo il viale Mazzoni, in posizione ancora più prossima ai palazzi abitati.

Italia Nostra Roma, per voce del Gruppo di lavoro “Periferie”, sostiene convintamente il progetto popolare dei Comitati cittadini. Ritiene inoltre che occorra impedire il taglio di alberi adulti presenti, importanti sia per il contesto che per aspetti ecologici. Il progetto dei cittadini è meritevole perché mitiga l’impatto della Stazione migliorando il verde e gli spazi pubblici, evitando problematiche di inquinamento acustico e di polveri. Di fatto viene definito un sistema di connessioni verdi e di spazi essenziali per la qualità urbana del luogo. L’Associazione auspica che il Comune di Roma, in un confronto assertivo, possa ritirare il progetto in essere e convergere verso la proposta presentata dai Comitati che, con eventuali limitate integrazioni, oggi appare una occasione unica e a basso costo di riconversione e miglioramento urbano dell’area Tiburtina.



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