Condividiamo la denuncia, apparsa nel blog di Huffpost da parte dello storico dell’arte Teodoro De Giorgio, a proposito di sporcizia, incuria, minacce alla sicurezza e didascalie inadeguate della Galleria Borghese Roma. Ci auguriamo che la segnalazione delle inadeguatezze gestionali di una delle Gallerie più importanti del nostro paese possa portare alla rapida soluzione dei problemi.
Visitare la Galleria Borghese può rivelarsi un’esperienza memorabile. A patto di non distogliere lo sguardo dai capolavori. Basta un attimo per rompere l’incanto. Sporcizia, incuria, minacce alla sicurezza e didascalie inadeguate sono in agguato per rubare la scena alle opere.
È opinione diffusa che in un museo la promozione si faccia in primis attraverso la comunicazione extra-museale, finalizzata a richiamare il maggior numero di visitatori, mentre le primissime strategie di marketing vanno attuate proprio all’interno, allo scopo di garantire le migliori condizioni di conservazione ed esposizione delle opere e di accoglienza del pubblico.
Nel corso della mia ultima visita ho riscontrato di persona – e documentato – le numerose criticità in cui si imbatte il visitatore dopo l’acquisto del biglietto intero, il cui costo ammonta a ben 20 Euro (18 + 2 di prenotazione obbligatoria). Cumuli di polvere sulle scale interne; bottiglie, fazzoletti e calcinacci abbandonati nei recessi; unità per la climatizzazione delle sale visibilmente rotte; umidificatori d’aria con depositi di polvere sulle griglie; didascalie nella sola lingua italiana, per giunta storte e sistemate alla meglio con zeppe di carta, anche colorata, per evitare la caduta dai supporti in plexiglass, e – se questo non bastasse – posizionate senza rigore scientifico e, in alcuni casi, lontano dalle opere stesse, secondo pratiche museologiche obsolete; schede didascaliche per la consultazione individuale sudicie… continua a leggere l’articolo di Teodoro De Giorgio da https://www.huffingtonpost.it/teodoro-de-giorgio/la-galleria-piccolo-borghese_a_23620092/
Indignarsi è quasi un dovere.