Il 29 gennaio Kristin Kloster, Presidente della Commissione di Coordinamento per i Giochi Olimpici Milano Cortina 2026, rispondendo alla lettera delle otto principali Associazioni di protezione ambientale (CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, WWF Italia), ha ribadito quanto il CIO va dichiarando da sempre, e cioè che:
- la costruzione o la ricostruzione di una nuova sede non è ritenuta essenziale per le gare di bob, slittino e skeleton dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026;
- in linea con le raccomandazioni dell’Agenda olimpica 2020, nessuna sede permanente dovrebbe essere costruita senza un piano di legacy chiaro e fattibile;
- gli impianti oggi esistenti nel mondo sono sufficienti per l’attuale numero di atleti e di competizioni negli sport del bob, dello slittino e dello skeleton;
- come affermato nella recente sessione del CIO a Mumbai, devono essere prese in considerazione solo le piste esistenti e già in funzione, a causa dei tempi molto stretti che rimangono prima dei Giochi;
- è fondamentale garantire l’attuazione di tutte le misure necessarie per la sicurezza degli atleti e degli spettatori e rispettare la tempistica delineata nel Dossier Milano Cortina 2026 tenendo conto dell’importanza di omologare e di testare l’impianto.
Le Associazioni, pertanto, sono convinte che nella riunione di domani 31 gennaio il CIO non vorrà prendersi la grande responsabilità di accordare una deroga alla tempistica fissata dal Dossier che ridurrebbe drasticamente e in modo assai preoccupante i tempi di costruzione e di collaudo della pista con possibili conseguenze sulla sicurezza degli atleti, degli spettatori e dei lavoratori del cantiere, costretti a turni massacranti.
Ricordano infine che, dal punto di vista dell’utilità e della legacy dell’impianto, in Italia i praticanti ufficiali delle tre discipline interessate (bob, skeleton e slittino) sono solo 59 e che anche nel resto del mondo è assai ridotto il numero di atleti e di competizioni: non è un caso che la pista da bob di Cesana Pariol realizzata per le Olimpiadi invernali 2006 sia in rovina dopo anni di abbandono.
CAI
Federazione Pro Natura
Italia Nostra
Legambiente
Lipu
Mountain Wilderness
Touring Club Italiano
WWF Italia