Durante l’audizione dello scorso 3 ottobre in Commissione ambiente del Comune di Firenze di Italia Nostra Firenze e del Coordinamento Cittadino di Tutela degli Alberi (CCTA)– cui erano presenti in rappresentanza delle associazioni il docente di teoria e storia del restauro dei giardini storici della Sapienza di Roma, Mario Bencivenni, e il dottore agronomo Lorenzo Orioli – sono stati presentati i sette punti fondamentali per una gestione del verde pubblico fiorentino alternativa agli abbattimenti delle alberature storiche.
Ecco le richieste avanzate all’amministrazione:
- Trasparenza e diffusione negli atti relativi alla gestione del verde urbano e delle alberature mediante un implementazione della mappature delle alberature con collegamento a finestre che, per ogni singola pianta contrassegnata con indicatore SIT, dia tutti gli interventi adottati dall’amministrazione comunale. Esposizione nei cantieri allestiti per interventi di potatura o di abbattimento degli atti dirigenziali relativi.
- Redazione e avvio di adozione entro sei mesi e attraverso un percorso partecipato del “Piano del Verde” che non è mai stato varato.
- Revisione del “Disciplinare attuativo del Regolamento del patrimonio del arboreo della Città”.
- Definizione da parte del Consiglio comunale dei criteri di redazione del “Bilancio arboreo” che per la legge 10/2013 il Sindaco è obbligato a produrre a fine mandato.
- Ricostituzione del “Servizio Parchi, Giardini e Aree verdi” sia nel personale che nei mezzi, diversamente da quanto ormai è stato fatto dal 1993, con lo smantellamento del servizio a favore dell’esternalizzazione della gestione del verde urbano.
- Apertura di un confronto e di una verifica pubblica sul sistema di appalti attualmente utilizzato da parte dell’Amministrazione comunale per gli interventi sulle alberature.
- Apertura di un tavolo tecnico permanentecon rappresentanti di associazioni ambientaliste e dei comitati dei cittadini per discutere gli interventi più rilevanti che si vogliono fare sulle alberature.
Le associazioni chiedono all’amministrazione un cambio di mentalità e di approccio e che, invece di trovare soluzioni contingenti per liberarsi del problema alberture con l’esternalizzazione del servizio, si ritorni all’unico modo corretto di gestire il verde pubblico: cura e manutenzione delle piante con un efficiente servizio pubblico del verde, assicurando sostenibilità economica, decoro urbano, mitigazione climatica e aria più pulita alla città.
Inoltre, aggiunge il presidente di Italia Nostra Firenze, Leonardo Rombai: “In questi due anni si è verificata una felice circostanza di finanziamenti ad hoc per la riqualificazione delle periferie, delle piazze e dei viali intorno al Palazzo del Sonno.” Italia Nostra chiede che questi fondi siano impiegati nella riqualificazione del servizio giardini affinché cambi la modalità di gestione, non solo interessata ai numeri degli abbattimenti e delle ripiantagioni ma soprattutto alla qualità degli interventi di mantenimento del verde.
ITALIA NOSTRA
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