Lo scorso 7 febbraio, nell’ambito della collaborazione tra le sezioni di Siracusa e Melilli di IN, il Vicepresidente dell’Associazione del centro ibleo, prof. G. Immè, per i Soci di SR ha tratteggiato nella sede-ospite del Circolo Unione il profilo biografico del celebre disegnatore Rosario Carta, valentissimo collaboratore di Paolo Orsi, illustrandone la sterminata produzione grafica.
Di Rosario Carta, melillese di origine e siracusano di adozione, si celebra quest’anno il 150° della nascita (1869-1962) e IN non poteva non ricordare la figura di questo illustre siciliano.
Il prof. Immè, non ha mancato di ricordare sia gli eventi già organizzati a Siracusa (2017) e Melilli (2018) che quelli in programma nei prossimi mesi.
Il discorso del relatore è stato soprattutto incentrato sulle notizie, in massima parte inedite, reperite grazie all’accurato studio del carteggio tra Giulio Emanuele Rizzo, Paolo Orsi e lo stesso Carta.
Dalla lettura di alcuni brani di missive scelte da Immè per l’occasione, il folto gruppo di Soci presenti alla commemorazione di Carta ha avuto la possibilità di comprendere appieno le enormi difficoltà che i pionieri dell’archeologia militante hanno via via affrontato, tra la fine dell’800 e i primi decenni del Secolo successivo, a scapito anche della propria salute e degli affetti familiari. “Mani raggrinzite dal freddo”, “violentissime raffiche di vento”, “insostenibile calura”, “pioggia incessante” sono solo alcuni dei più frequenti impedimenti a cui Carta fa riferimento quando informa Orsi sullo stato delle campagne di scavo e/o di restauro.
Il prof. Immè ha anche fatto riferimento sia a talune classi di materiali (amphoriskoi, kyathoi, lekythoi, aryballoi, bombylioi, stamnoi, skyphoi, kotylai, kantaroi, askoi solo per citarne alcune) che a specifiche evidenze monumentali di Sicilia e di Calabria; sia a panoramiche di intere aree di interesse archeologico oggetto di indagine, alcune delle quali divenute immediatamente celebri in seguito alla pubblicazione come corredo iconografico dei testi di Orsi (si pensi, ad esempio, a quella mirabile di Pantalica) che alla coroplastica (particolarmente busti e statuette di varie dimensioni), che a taluni splendidi pezzi di oreficeria (orecchini, anelli e collane, soprattutto).
Il prof. Immè ha dato quindi testimonianza dell’enorme attività di Rosario Carta nel campo del disegno archeologico e, contestualmente, della semplicità di esecuzione che al fianco di Orsi come Nume Tutelare dell’allora Soprintendenza alle Antichità della Sicilia Orientale, lo contraddistinse e ne consacrò la fama di superlativo “disegnatore archeologico”.
