Italia Nostra

Data: 23 Luglio 2020

Demolizione e riqualificazione della cappella della Madonna della Neve a Cabasse: osservazioni della sezione di Alba

Di seguito le osservazioni indirizzate alla Soprintendenza competente e, per conoscenza al Sindaco, sulla prevista operazione di «demolizione e riqualificazione» della cappella della Madonna della Neve nella borgata Cabasse a Ceresole d’Alba (CN).

Facendo riferimento ad articoli giornalistici di recente apparsi su alcuni organi di stampa questa Sezione di “Italia Nostra” ha appreso dell’intento, da parte dell’Amministrazione comunale, di “demolire e riqualificare” la cappella della Madonna della Neve nella borgata Cabasse nel territorio di Ceresole d’Alba (CN). Tale discutibile operazione ha ottenuto il riconoscimento dalla Fondazione bancaria CRC nell’ambito del “Bando Distruzione”, fra i tanti progetti presentati in quell’ambito da molti enti locali.
La storica cappella sorge in un antico abitato, citato «ad Domos Bassas» nel 1552. Il sacro edificio, perlomeno settecentesco, è composto da un corpo di chiesa ad unica navata, da un campanile realizzato perlopiù in laterizio a vista, nonché da un fabbricato addossato lateralmente. Nell’Indagine diocesana del 1869 il parroco di Ceresole d’Alba don Placido Rabino così riferisce a proposito della «Santissima Vergine della Neve» nella borgata Cabasse, distante «2.100 metri» dalla chiesa parrocchiale: «Vi si celebra Novena per la festa; Messa, Vespro, Discorso, Benedizione in dì festa; Messa nei dì festivi ed in quelli ora soppressi». Il sacerdote soggiunge che «Ne sono patroni i “Proprietarii della Borgata”», che «Vi fu Cappellano» e che «può essere utilizzata per il Santo Viatico».

Purtroppo caduta in disuso, da tempo la cappella mariana è in condizioni rovinose. Tuttavia il sacro edificio ricade nel vincolo ai sensi della Legge statale n. 1089 del 1/6/1939 (“Sulla tutela delle cose d’interesse artistico e storico”), ex artt. nn. 1, 4, 11; conseguentemente è sottoposto alle successive disposizioni del vigente Codice per i beni culturali.

Pertanto questa Sezione di “Italia Nostra” chiede alle SS. LL. chiarimenti sull’impostazione risolutiva della prevista operazione di «demolizione e riqualificazione», ritenendo la prima fase non compatibile con la seconda, a meno che si tratti di rimozione di parti ridotte, effettivamente pericolanti e davvero non recuperabili. Non si vorrebbe perdere del tutto anche questo bene storico-architettonico. Purtroppo lì a Ceresole d’Alba è ancora irrisolto il grave caso della struttura quattrocentesca della cappella campestre della Madonna del Buontempo (o “delle Grazie”); forse “condannata” definitivamente dopo il distacco degli antichi affreschi che decoravano l’interno (trasferiti nel palazzo municipale dopo il restauro), nonostante i ripetuti richiami da parte di “Italia Nostra” espressi più volte fin dagli anni ’70 del secolo scorso?

In ogni modo ora chiediamo, se non già notificato, il debito pronunciamento della competente Soprintendenza statale per la cappella della Madonna della Neve.

In attesa, porgiamo distinti saluti.

Il Presidente

Sergio Susenna

 

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