Italia Nostra

Data: 29 Settembre 2020

Divulgazione della cultura a Roma: figli e figliastri! Volontari o guide turistiche professioniste?

A Roma Capitale, capitale anche della cultura nazionale, le visite svolte da guide turistiche, professionisti qualificati con patentino,  sono praticamente azzerate. 

Il ruolo è tendenzialmente coperto da “volontari” o da funzionari della Soprintendenza Capitolina distratti, così, dai compiti istituzionali. I Musei romani ancora non sono a regime dopo il lockdown, i siti per le prenotazioni (CoopCulture) non sono ancora accessibili, difficoltà enormi per le prenotazioni obbligatorie di musei e siti archeologici, musei, ci risulta, con interi piani completamente chiusi come a Palazzo Massimo. 

E’ una situazione abnorme che va rimessa a regime nel più breve tempo possibile per il rilancio del patrimonio culturale di Roma che detiene più del 30% del patrimonio mondiale.

Roma si rilancia con la cultura.

La grande mostra sulla Collezione Torlonia, che per più di 40 anni è stata negata, per le note vicende, al mondo della cultura e degli studiosi non prevede visite nel fine settimana, un assurdo che deve essere sanato.

Italia Nostra Roma ricorda bene la fila infinita che serpeggiava davanti al Quirinale quando, nel Cortile d’Onore, furono esposti i due magnifici Bronzi di Riace. Era il 1981, e Italia Nostra Roma è riconoscente, ancora oggi, al Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Medesimo successo di pubblico è inevitabile per la grande ed attesissima mostra della Collezione Torlonia, evento di portata internazionale. 

Italia Nostra Roma immagina e spera che la mostra sulla Collezione Torlonia debba vedere la stessa strepitosa affluenza di pubblico, perché la fame di cultura a Roma non è morta ma non sta per niente bene. Tutto deve essere fatto perché l’accesso sia garantito al massimo della capacità e con tutto il supporto di professionisti qualificati per la divulgazione come le guide turistiche autorizzate. 

Non è pensabile ed è un controsenso in termini, sostituire i professionisti delle visite guidate con i volontari, anche quelli del FAI, che, pur essendo risorsa fondamentale, debbono essere di supporto esterno al lavoro delle guide turistiche archeologi, storici dell’arte e architetti paesaggisti con titoli e qualifiche specifiche e non viceversa.

L’oligarchia della diffusione culturale scaturita da bandi invecchiati e mai aggiornati, distrugge la vita professionale delle guide turistiche specializzate, nega loro il sacrosanto diritto al lavoro, e comprime e riduce l’offerta culturale di Roma Capitale, che ricordiamo « detiene dal 30 al 40% del patrimonio culturale del mondo».

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