La chiesa della natività della Vergine (sec. XV-XVIII) è annessa ad un convento che ospitava circa ottanta suore Domenicane di clausura. Un mondo dove contava sparire e non apparire, pensare e non parlare. La clausura si pratica nei suoi aspetti spirituali caratteristici: solitudine, meditazione, silenzio, comunione dei beni, povertà, preghiera oltre al voto di castità e di obbedienza.
L’evento ”ESTASI” del 30/11/2019 che si è svolto a Lecce, all’interno della chiesa, racconta il mondo della clausura attraverso la vita e l’esperienza di Santa Teresa durante i suoi anni ad Avila, città della vecchia Castiglia. Nel contesto cinquecentesco visioni e rivelazioni erano parte integrante della vita religiosa. Teresa vittima a più riprese di malattie avvilenti, sperimenta l’estasi, un’esperienza contemplativa psicologica e psicosomatica dell’esistenza per raggiungere la comunione con Dio.
In ”ESTASI” si è rappresenta l’annullamento di se e l’identificazione con Dio che nella performance viene proposta come una esperienza fisica che coinvolge il corpo tutto. Abitare Teresa si pone come una delle possibili restituzioni delle esperienza estatica.
La rappresentazione è stata eseguita dalla danzatrice Erika Schipa, dell’Accademia Nazionale di danza di Roma, accompagnata dal solo strumento vocale modulato di Mafalda Greco, artista di canto lirico, e dal maestro Luigi Botrugno al pianoforte, ha narrato il percorso della Santa che sceglie di consacrare la sua vita a Dio.