Nuova denuncia al procuratore della Repubblica di Oristano sui fanghi Geco di Magomadas da parte del Comitato AcquaBeneComune di Planargia e Montiferro, Italia Nostra Sardegna e anche molti cittadini. Difesi dall’avvocato Alessandro Gamberini si sono trovati costretti a ricorrere alla magistratura.
“Mentre per una settimana la Procura di Oristano ha incaricato due Ispettori di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale per ascoltare direttamente le testimonianze volontarie dei cittadini sui problemi GECO, oggi è stata consegnato alla stessa Procura un altro atto di denuncia – fanno sapere le associazioni – Nel dossier molto consistente, circostanziato e documentato, si chiede che venga valutata la condotta dell?’autorità amministrativa che non ha effettuato una reale Valutazione di Impatto Ambientale e del “Settore Ambiente e Attività Produttive” della Provincia di Oristano che ha disatteso i rilievi di Arpa Sardegna. La denuncia richiama il contesto normativo in cui la vicenda si inquadra, evidenzia la stranezza di una discarica collocata nel cuore della Sardegna, che smaltisce fanghi di provenienza dalla Regione Puglia (!). Questo fatto già a priori avrebbe dovuto destare perplessità, vuoi rispetto ai maggiori costi di trasporto che implica, vuoi rispetto alla maggior difficoltà di controlli a monte sulla effettiva provenienza e stabilizzazione dei fanghi.”
L?’esposto rileva inoltre il pericolo COVID 19 nei fanghi di depurazione, come raccomandato nel rapporto dell?’ISS n.9/2020 L’?atto si conclude col chiedere al Pubblico Ministero di valutare l’?opportunità di una richiesta al GIP di Oristano di sequestro preventivo ai sensi dell?art. 321 c.p.p. che consenta di interrompere l’?attività in essere.
“Ci appelliamo – concludono gli ecologisti – a tutte le associazioni ambientaliste perché mettano in atto ogni iniziativa utile a porre fine a questo disastro ambientale”.