Italia Nostra

Data: 4 Settembre 2020

Impianti per energia alternativa nella Tuscia viterbese: Italia Nostra interviene

Si riporta l’intervento di Adrian Moss, presidente della sezione di Italia Nostra Tuscia viterbese, circa la proliferazione degli impianti di produzione di energia alternativa nella Tuscia, pubblicato oggi 4 settembre 2020 sul “Corriere di Viterbo”

Come Italia Nostra Tuscia Viterbese chiediamo alla Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti del Lazio le ragioni dell autorizzazione alla proliferazione indiscriminata di impianti di produzione di energia alternativa nella Tuscia, nelle zone rurali e naturali tra le più belle d’Italia, con terreni altamente produttivi per le colture cerealicole. Quale è la sua posizione riguardo alle problematiche del consumo di suolo e di terre agricole, alla frammentazione degli habitat per fauna e flora selvatica? Sappiamo che la perdita e frammentazione degli habitat è la prima causa di perdita di biodiversità. Perché non vediamo una politica coerente di sviluppo delle rinnovabili che tuteli ambiente, biodiversità e ricchezza culturale? Perché non si seguono le indicazioni del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima) che dice: “Vanno favorite le realizzazioni in aree già artificiali (con riferimento alla classificazione Snpa – Sistema nazionale per la protezione dell ambiente), siti contaminati, discariche e aree lungo il sistema infrastrutturale”? Raccomandazioni che trovano una approvazione unanime a livello internazionale. Perché, in queste zone di gran bellezza del paesaggio “etrusco” Patrimonio dell Umanità, il parere della Soprintendenza non viene rispettato? Non vediamo una politica di sviluppo della produzione di energia “green”, anzi, vediamo che il green e l’habitat vengono continuamente devastati irreversibilmente. Inoltre, con quale criterio si condannano coloro che abitano in prossimità degli impianti eolici a subire il disturbo acustico e visivo derivato dal funzionamento continuo delle pale senza dar loro la possibilità di decidere e senza prevedere risarcimento alcuno per i danni subiti dalla loro qualità di vita?

Un grande peccato che il settore delle rinnovabili, nato per salvaguardare ambiente e salute, non venga trattato con la serietà necessaria per massimizzarne l’opportuna applicazione, minimizzando, nel contempo, i danni che può provocare allo stesso ambiente oggetto di tutela, e al paesaggio. Per non parlare, poi, dei danni alla produzione alimentare che ne derivano quando si sottraggono inutilmente le terre più idonee da impiegare per una agricoltura di prossimità, più sana e meno impattante, che dovrebbe invece essere promossa ed incoraggiata.

Adrian Moss

Presidente Italia Nostra Tuscia Viterbese

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