Che sia un outlet o soltanto un cospicuo gruppo di negozi con bar e ristorante o ‘commercio esperienziale’ (boutique artigianali, concept store e luoghi d’arte), il concetto non cambia: secondo l’amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio è questa la modernità?
È questo il futuro per la città? Mettere in comunicazione il maggiore monumento della città, simbolo identitario di straordinaria qualità architettonica con un centro del commercio con parcheggi tramite una passerella?
Manipolare l’opinione pubblica parlando di collegamento tra le Mura e una piazza a servizio dei cittadini è ridicolo. Di altre piazze Lucca non ha bisogno perché ne ha tante e belle e inoltre i cittadini e i turisti amano recarsi sulle mura non per andare a fare shopping ma per godersi uno dei parchi urbani più belli d’Europa.
Questa oltre ad essere un’operazione speculativa, è una operazione vecchia, legata a due concetti:
-sfruttamento dei luoghi e delle maggiori risorse culturali e ambientali della città
-sfruttamento del turismo a cui tutto deve essere concesso facilmente (parcheggi a pagamento, ascensori, negozi, ristorante e passeggiata finale sulle Mura di Lucca, magari con uso di risciò)
Questa certamente non è la modernità: è ‘sfruttamento’ dei luoghi al posto della loro valorizzazione, asservita ad un economia consumistica.
Italia Nostra si oppone con forza alla passerella di collegamento tra le Mura e la zona commerciale, uno sfregio che mette in pericolo l’identità dei luoghi da cui nasce la ricchezza della città e, una volta realizzato, lascerà la sua cicatrice per sempre.
Il direttivo della sezione di Lucca Italia Nostra
con la presidenza di Glauco Borella