Italia Nostra

Data: 17 Agosto 2020

Italia Nostra presenta ricorso al Tar Liguria sul Puc di Chiavari

L’Associazione Italia Nostra Onlus – Associazione nazionale per la Tutela del Patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione – ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria in merito alle previsioni urbanistiche inserite nel Puc di Chiavari (approvato in via definitiva con delibera della Regione Liguria n. 397 il 20 maggio 2020) che riguardano la zona di Preli (indicate nel Puc con la sigla ARI-PR).

In particolare, la nostra Associazione chiede l’annullamento delle previsioni che derivano dall’accoglimento dello Strumento Urbanistico Attuativo (SUA) C.4.1.2.a – PRELI.

Il ricorso si fonda su due motivazioni:

1.La pianificazione ignora la sussistenza del vincolo – ai sensi dalla delibera del Comitato dei Ministriper la Tutela delle Acque dall’Inquinamento del 4 febbraio 1977 – derivante dalla presenza del depuratore che prevede una fascia di rispetto assoluto con vincolo di inedificabilità circostante l’area destinata all’impianto. Tale fascia di inedificabilità– la cui larghezza non potrà essere inferiore ai 100 metri – comprende integralmente l’area su cui insiste lo Strumento Urbanistico Attuativo C.4.1.2.a. Si fa notare che il vincolo resta in vigore fino alla prevista dismissione dell’impianto di depurazione di Preli (a seguito della realizzazione del nuovo depuratore in colmata)mentre le trasformazioni urbanistiche contenute nel SUA sono immediatamente eseguibili.

2.Lo Strumento Urbanistico Attuativo (SUA) C.4.1.2.a, inserito nel PUC attualmente in vigore, è stato deliberato con la Conferenza dei Servizi del 20 luglio 2011, nel corso della quale l’Amministrazione ha acquisito i pareri necessari all’approvazione del progetto. È evidente che le condizioni (ambientali e normative) presenti nella fase istruttoria non siano più attuali.

Quindi, l’Amministrazione avrebbe dovuto confermare le previsioni che derivano dal SUA C.4.1.2.a, solo inseguito alla riacquisizione di tutti i pareri istruttori necessari. In riferimento all’estratto della tav 01 STR del PUC qui allegato, si precisa che dal SUA C.4.1.2.a sono escluse le aree definite Distretto di Trasformazione DST-TRZ-PL, vale a dire quelle attualmente interessate dal depuratore e dalle superfici precedentemente adibite campeggio

Sempre in riferimento all’estratto allegato, si richiama l’attenzione in particolare al Sub Ambito AR-PR1,ovvero la zona a ponente della Colonia Piaggio. Per questo ambito il PUC prevede (art. 34.4.2.2 SubAmbito AR-PR1) la nuova edificazione di 879 mq (Slp) a destinazione residenziale, con cantine (mq 125), parcheggi pertinenziali interrati (mq 592), parcheggi pertinenziali fuori terra (mq 208). È inoltre prevista la realizzazione di passeggiata pubblica (carrabile per dare accesso ai parcheggi) e il “ripristino delle difese amare”. Secondo la descrizione presente sul sito di un’agenzia immobiliare genovese l’intervento comprendela realizzazione di due piscine.

Nel merito non possiamo che riprendere le osservazioni fatte nel gennaio 2017 dalla nostra associazione (http://www.levantenews.it/index.php/2017/01/16/chiavari-italia-nostra-progetto-approvato-preli/) :– la collina delle Grazie è soggetta a vincolo paesistico D.Lgs 42/04 decreti 1983 e 1985;– l’area è SIC IT1332614; nonché prospiciente alcune piccole aree del SIC marino “fondali del Golfo di Rapallo”

Dunque, un regime di tutela apparentemente ferreo, che corrisponde ad un ambiente molto peculiare, di macchia mediterranea a picco sul mare su falesie, con presenze botaniche e faunistiche interessanti,nidificazioni di uccelli protetti, tra cui rapaci (vedi relazione sul SIC allegata al nuovo Puc di Chiavari con elenchi puntuali delle specie presenti) e con un mare in cui è presente la Posidonia.

Inoltre, la collina delle Grazie presenta emergenze e coltivazioni storiche, oltre a edifici rustici testimoniali,tutti soggetti a vincolo architettonico. […]Cosa molto grave è che la zona è a forte rischio di dissesto per frane. Lo si intuisce da una semplice visione degli strati che si immergono in mare con positura a frana poggio.

In particolare, essa verrebbe costruita inuna stretta striscia sul mare circondata alle spalle da frane attive e quiescenti classificate Pg4 e Pg3. […]Possiamo aspettarci opere di “messa in sicurezza” a mare e a monte assai pesanti. Il tutto per un progetto di interesse privato, per non volere arrendersi al fatto che ci sono luoghi dove non si può e non si deve costruire.

Sorge spontaneo domandarsi quanta parte debba essere ancora sacrificata di quella che “era” la zona a mare meglio preservata di Chiavari e che poteva essere un’importante “carta” da giocare (insieme a quella di inserire la collina delle Grazie nel Parco Nazionale di Portofino, che non sembra essere di alcun interesse per la nostra amministrazione locale) per un rilancio anche turistico della città.

Chiavari, 16 agosto 2020

Italia Nostra – Sezione Tigullio

 

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