Italia Nostra

Data: 16 Settembre 2020

La paura in un ceppo di legno

CON FRANCESCA CANDITO E VERONIQUE POZZI PAINÉ,

“1620 – 2020 COSA RIMANE?” ESPOSIZIONE STATUA LIGNEA DI ARTURO CORRADINI
“LA PAURA IN UN CEPPO DI LEGNO”

Organizzata da Italia Nostra onlus sezione di Sondrio, con il patrocinio del Comune di Sondrio e la collaborazione di Progetto Alfa OdV.

Dal 4 Settembre al 4 Ottobre al CAST – il CAstello delle STorie di montagna a Castello Masegra, in Sondrio la mostra mentre l’esposizione della statua nella corte di Palazzo Pretorio, sempre a Sondrio.

Nella giornata del 4 settembre 2020 si è svolta l‘inaugurazione dell’esposizione della statua lignea “la paura in un ceppo di legno” di Arturo Corradini presso palazzo Pretorio e la mostra bi-personale di Arte Contemporanea “1620- 2020 Cosa rimane?”,realizzata con le opere di Francesca Candito e Veronique Pozzi Painé, al CAST – il CAstello delle STorie di montagna a Castello Masegra alla quale hanno preso parte personalmente le artiste assieme ai curatori ed organizzatori della mostra, con la partecipazione delle Autorità istituzionali e i rappresentanti del mondo culturale artistico.

La mostra è ispirata ad un fatto storico, rubricato da Cesare Cantù come Sacro Macello, accaduto nel territorio Valtellinese nel 1620 nel corso della guerra dei trent’anniche ha contrapposto politicamente e religiosamente i protestanti con i cattolici, catapultando la questione valtellinese in ambito internazionale, dalla cui risoluzione dipendeva la sorte dei nuovi equilibri dell’intera Europa.

Alla mostra saranno esposti dipinti su tela, sculture in creta e gesso, ricami su carta, installazione site-specific e libri d’artista.

La ricerca di Francesca Candito si è concentrata sull’azione di “riportare in superficie” [in questo caso su tela, su carta e attraverso libri d’artista] ciò che è accadutoin quei pochi giorni di luglio di quattrocento anni fa, che hanno portato sulla terra unalinea di dolore e violenza da sanare. “Quando noi riportiamo in superfice un fatto traumatico in quell’esatto momento portiamo guarigione; molto spesso la prima cosa dafare è saper vedere, poi l’alchimia dell’arte agisce il suo percorso di correzione della deviazione” spiega Candito. In mostra ci saranno anche delle sculture, volti che il pubblicoavrà la possibilità di toccare ascoltando le sensazioni che il proprio corpo rilascia.

Veronique Pozzi Painé, viceversa, si focalizza innanzitutto sulla drammaticità di quanto accaduto con riferimento esplicito alla distruzione, confusione, al dolore e al tradimento vissuto. In mostra diversi lavori bidimensionali con cuciture e ricami in filo rosso, a segnare comunque una continuità, con disarmonie e contraddizioni, tra memoriastorica e situazione presente. Tra i materiali utilizzati invece per l’installazione site-specific l’osso di seppia, visto come “morte dimenticata” (in analogia con chi è perito nelSacro Macello), restituita alla memoria dal respiro del mare. Riecheggia nel suo biancore lunare il pulsare di una vita lontana e libera: è una forma senza impronta la sua, scheletroindecifrabile che chiede conoscenza per non dimenticare…

Arturo Corradini, viceversa, ha realizzato con le radici capovolte di un noce, la rappresentazione di un uomo e di una donna che si affrontano frontalmente, con le braccia aperte e lo sguardo ben caratterizzato, con gli occhi tramutanti sentimenti di odio, paura e fede. Questa composizione rappresenta l’umanità in generale, da sempre chiamata a lottare tra il bene e il male.

L’apertura della mostra è avvenuta con una performance dell’artista FrancescaCandito dal titolo “chiusura del cerchio” che verrà trasmessa in diretta Facebook.

Italia Nostra sezione di Sondrio sta curando la realizzazione di un video documentario inerente ai fatti accaduti nel 1620 attraverso le interviste rese dagli storici locali riguardo a questo tema e le immagini dei luoghi chiave di questo eccidio.

La Mostra, ad ingresso libero, dopo l’inaugurazione del 4 Settembre, resterà aperta fino al4 Ottobre, presso il Museo CAST – il CAstello delle STorie di montagna a Castello Masegra, in Via de’ Capitani Masegra 5 a Sondrio, con i seguenti orari:

giovedì/domenica: h.10.30/18.00

Per informazioni e contatti:
Ufficio Stampa Associazione Progetto Alfa Tel: 0342 185 6563
email: segreteriaprogettoalfaodv@gmail.com

www.progettoalfa.org

2020.09.09 comunicato stampa

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