Italia Nostra

Data: 22 Aprile 2022

Montalbano letterario – passeggiando con Fucini

 

LARCIANO (Castelmartini) 7 maggio 2022 – ore 15.00

Lo scorso anno si è celebrato il primo centenario della morte di uno scrittore importante per il nostro territorio, Renato Fucini, uno scrittore che ha avuto una grande fama nel primo Novecento, ma che nella seconda parte è stato oggetto di una revisione storica e critica.

Renato Fucini (Monterotondo-Massa Marittima, 1843 – Empoli, 1921), noto anche con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, esordì in letteratura con i Cento sonetti in vernacolo pisano (1872), cui seguirono altri versi in vernacolo e in lingua (Poesie di Neri Tanfucio, 1920), dando vita a figure e scene del piccolo mondo toscano caratterizzate da schiettezza e arguzia. I racconti delle Veglie di Neri furono quasi tutti pubblicati separatamente, tra il 1876 e il 1882, sulla rivista “Rassegna settimanale” diretta da Sidney Sonnino e Leopoldo Franchetti. La raccolta Veglie di Neri uscì in volume nella prima edizione presso la Casa Editrice Barbèra di Firenze nel 1882; l’edizione completa e illustrata della raccolta è la quarta, pubblicata presso l’editore Hoepli di Milano nel 1890.

Il racconto prescelto è Il matto delle Giuncaie.

Il tema del racconto è una rappresentazione della dura vita delle campagne e delle paludi toscane nell’ ‘800 che FucinI rende, per lo più con brevi dialoghi tra popolani, conditi spesso di battute e modi proverbiali. La struttura narrativa, lo rende particolarmente adatto per una passeggiata letteraria nei luoghi stessi che il testo descrive facendo rivivere al visitatore le atmosfere e le sensazioni che lo hanno ispirato.

· Attraverso il filtro narrativo, rende visibili i cambiamenti naturali e umani che sono avvenuti nell’ambiente e nella organizzazione sociale.

· E’ fonte di conoscenza di paesaggi e di ambienti che si configurano come patrimonio unico e dai grandi valori naturali, storici e culturali delle comunità locali da proteggere, conservare e rivitalizzare.

 

Il Padule ha oggi una grande valenza ambientale-naturalistica. Si estende per circa 1800 ettari fra la provincia di Pistoia e la provincia di Firenze. Un tempo l’area palustre era molto estesa e occupava gran parte della Valdinievole ma ancora oggi è la più grande palude interna italiana e una delle maggiori d’Europa. Al suo interno 230 ettari sono protetti da riserve naturali.

E’ circondata da zone di grande pregio naturalistico come il Montalbano, le Colline delle Cerbaie e il Laghetto di Sibolla ma anche l’aspetto storico è di notevole spessore perchè, come sappiamo, la storia del Padule è legata alle grandi famiglie dei Medici e dei Lorena che, nei secoli, hanno plasmato l’area umida con una serie di canali e con un sistema di ponti, e in tempi più recenti è tragicamente connessa all’Eccidio nazifascista del 1944.

Larciano “… risiede nel fianco occidentale del Monte Albano, ossia dei monti detti di sotto rapporto a Pistoia, fra Lamporecchio, il casato di Cecina e la chiesa di San Baronto”. Così il Repetti descrive la posizione di Larciano. La collocazione del castello, sui contrafforti del Montalbano, ha risposto, fin dalle origini, alle esigenze di difesa militare per diventare ben presto strumento di potere politico ed economico di quel vasto territorio pianeggiante e acquitrinoso, cerniera di confine fra i diversi poteri fra Lucca e Pistoia. Grazie alla rete della viabilità e delle idrovie che hanno messo in comunicazione l’area pistoiese, le montagne, la Valdinievole con il bacino dell’Arno la zona è diventata strategica per il commercio.

Quando nel 1330 il comune di Pistoia trasforma Larciano in podesteria da governare con le leggi di Pistoia, viene affermata la giurisdizione anche sul Padule di Fucecchio.

Nel XII-XIII secolo, si ha notizia della chiesa e di un ospedale per i pellegrini a Castelmartini, zona prospiciente il padule, a testimonianza che il rapporto fra l’area palustre e l’insediamento collinare di Larciano è forte già a quell’epoca , e nel corso dei secoli successivi, si è mantenuto costante.

E’ facile comprendere perché nella zona si siano moltiplicate le fortificazioni a difesa delle vie di acqua e di terra, l’interesse non è mai venuto meno, nel corso dei secoli, perchè il Padule ha sempre dato luogo a numerose forme di sfruttamento economico. Ne sono prova le attività di pesca, la caccia, la raccolta delle erbe palustri e poi la coltivazione delle terre bonificate e il sistema di fattorie introdotto dallo stato mediceo in tutta l’area circostante il bacino lacustre.

La formazione della tenuta granducale di Castelmartini è avvenuta in tre momenti diversi: durante il principato di Francesco I dei Medici vengono acquistate “ una quantità di terre comunali incolte, ma molto date per molto buone”, nel comune di Larciano, poi nel 1574 vengono aggiunta una partita di boscaglie, del comune di Cerreto Guidi (probabilmente il bosco di Poggioni e di Brugnana) e la tenuta di Castelmartini con gli edifici esistenti e i terreni già organizzati in poderi.

Nel XVIII secolo, durante il principato di Pietro Leopoldio di Lorena accanto alle alienazioni del patrimonio pubblico vengono effettuati importanti interventi nel territorio della Valdinievole e del Padule di Fucecchio e, in questo contesto, la fattoria di Castelmartini viene venduta al Cavalier Pietro Poggi Banchieri, è il 1778. La fattoria esiste ancora oggi.

Il profondo legame fra la zona collinare del Montalbano e il Padule non si è mai interrotto e Castalmartini è considerata ancora oggi la porta d’ingresso al cratere palustre.

 

Luoghi di lettura:

La passeggiata inizia dall’esterno della chiesa di San Donnino, punto di ritrovo e di iscrizioni a Castelmartini

Durata del percorso, andata e ritorno Km 5

· Breve sosta davanti alla villa Poggi Banchieri, oggi dimora storica.

· Nel Bosco di Chiusi lettura della prima parte del racconto

· Porto delle Morette /lungo canale conclusione della lettura e rientro

Data: sabato 7 maggio ore 15.00

Organizzazione: Italia Nostra Valdinievole – Roberta Beneforti

Guida ambientale: Ass. Intrecci onlus di Castelmartini – Simona Vescovi

Lettori: Associazione ODV Grus Grus – Letizia Salamone, Alessio Dessì

Prenotazione Obbligatoria entro 30 aprile 2022 al n. 3286789935

La manifestazione avverrà in conformità alle attuali disposizioni di distanziamento sociale, è possibile accogliere un numero massimo di 30 persone.

Assicurazione obbligatoria per questo è richiesto un contributo di 5 euro ad ogni partecipante comprensivo anche del costo per la guida.

Al tramonto, a fine percorso, l’associazione Intrecci organizzerà un piccolo rinfresco, con un ulteriore contributo di €5.00, davanti alla sede dove sarà possibile visionare tutti i manufatti realizzati dai ragazzi dell’associazione. Prenotazione obbligatoria

Per ogni informazione: http://WWW.MONTALBANOLETTERARIO.IT

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